martedì 13 settembre 2011

IL PAGELLONE DI R.S., 2a GIORNATA


JULIEN: Voto 5,5. Non compie gli attesi miracoli, ma salva il poco che può salvare. D'altra parte non serve un cazzo avere un Mario Monti premier se poi come ministri gli lasci troie, nani e uno che chiama trota il suo figlio più intelligente. EUROBONDAGE.

WALLI: Voto 5. Offre meno garanzie rispetto a giugno, ma di più rispetto a ottobre. E' la storia del Mibtel per ragazzi. AA-

BOB: Voto 4,5. Berlusconi lo giustificherebbe dicendo che è sotto l'attacco della grande finanza speculativa. Lui più dignitosamente chiede consigli a Bruxelles sull'inchiostro migliore da usare sulla filigrana. DEFAULT.

FIDEL: Voto 5. Ritorna al ruolo dove ha più competenze, comunque di poco superiori a quelle economiche di Berlusconi, il quale ogni volta che sente il termine spread ripensa all'elasticità vaginale della Carfagna. DOGGY+TATTOO.

RICKI: Voto 5. Torna in difesa e lo spread scende sotto i 330 punti. Ottima notizia, se solo fossimo in Grecia. MANOVRINA.

ZUCK: Voto 5,5. Mezzo punto in più per l'inutile gol. Quel mezzo punto che ti garantirebbe di ritardare il default di una settimana. Durante la quale ti viene lo scagotto. FANGOBOND.

MEXICO: Voto 5,5. Se la soluzione per far rifiatare il sistema è immettervi liquidità, Mexico merita un posto a vita come direttore della Banca Centrale Europea. MIT-TERAN(D)

SIMONE: Voto 5. Mezzo punto in meno perchè davanti alla porta opta per la soluzione col più alto quoziente di difficoltà immaginabile. Come se Tremonti, come ultima carta per salvare il paese, volesse far credere a Bruxelles che il nostro debito pubblico è espresso ancora in lire. (N)EURO.

ALL. X: Voto s.v. Sull'assenza di Gerometta in panchina pesa probabilmente il recente downgrade inflitto al titolo UNITED-KATASTROPHA Srl da parte di Standard&Poor's, che è passata da "sterco di vacca" VV- a "tua madre" ZZZ+. Ma voi buongustai della finanza lo sapete bene: è proprio questo il momento per comprare.