martedì 27 novembre 2012

QUESTIONE DI STILE




Certe volte non ci si capacita di come la vita ti porti via quello che ti spetta.
In questi anni di gioco Noi del Katastropha abbiamo perso molte cose che sentivamo nostre.
Qualcuno ha perso qualcosa nella doccia assieme al Capitan Gerometta, altri nel furgone assieme all’accompagnatore Gerometta, altri ancora nel parcheggio assieme al Presidente Gerometta, altri nel sottoscala assieme al Barman Gerometta, e i più fortunati di noi nel cesso assieme al contabile Tondina.

Mai nessuno però ci aveva privato della dignità.

C’aveva provato il kebabbaro, togliendoci i soldi di sponsorizzazione: abbiamo fatto quadrato ed andiamo tutt’oggi a mangiare li, sperperando i nostri soldi ed arricchendoli.
C’aveva provato il giocatore Inglini, rivelando la sua omosessualità: gli abbiamo spiegato che il problema è la sua ebreitudine.

C’è riuscito l’arbitro di ieri sera.

Abbiamo pareggiato 2-2, ma 2 espulsi e 3 ammoniti sono un po’ troppi.
Noi diciamo no alla strumentalizzazione della dignità altrui.
La nostra dignità non è un valore in vendita.
La nostra dignità non è un valore sacrificabile.
Possiamo sacrificare qualcos’altro.
Possiamo sacrificare il Poeta per mantenere la dignità.

United Katastropha 

lunedì 19 novembre 2012

IL PAGELLONE DI R.S., RITORNO 3a GIORNATA


Scienziato Pazzo 9. Quando vedi uno talmente dedito alla propria missione da dimenticarsi di quello che gli accade accanto – o addosso- sai che lo spettacolo sarà degno di essere visto. E non parliamo di un regista di film porno. Parliamo delle sua videocamera. La videocamera è uno strumento fondamentale se vuoi andare avanti nel mondo della pornografia. Ci sentiamo di dire che la prestazione in porta dello Scienziato Pazzo è stata un po’ come la presenza della videocamera in un set pornografico. Tutti la danno per scontata, ma senza di lei non potresti vedere quelle cose che ti fanno rizzare l’uccello. VIDEO HELP THE PORNO STARS

Corazza 7. Quelli che dicono che le dimensioni non contano sono gli stessi che hanno il pisello piccolo. Corazza non incappa nell’errore del principiante e giocando una partita a carte scoperte dimostra senza paura che madre natura con lui è stata un po’ stronza. CIUCCIACAZZETTI

Lobascio 6. La sua partita scivola via come un preservativo messo sbadatamente. Questa volta gli è andata bene, ma sappiamo tutti che non sempre finisce così. SALTO DEL QUAGLIONE

Emilio 7. Aiutato e circondato dall’amore dei compagni di squadra ci ha ricordato una giovane Cicciolina in parlamento. Le premurose attenzioni riservate gli consentono finalmente di esprimere il suo potenziale e di capire la riforma delle pensioni. Peccato accada tutto sotto la doccia. SINGIN’ IN THE WHITE RAIN

Dr. Melènge 6. In una partita da veterani ci mette la giusta foga agonistica, ma manca di precisione. Sembrava un verginello che alla prima occasione scopa soddisfatto l’ascella di una tipa e poi esclama  “oops, era pelosa uguale”. IL DIPLOMATO

Guru 6. Nel dibattito sull'etica del calcio si inserisce con un tackle da tergo. Per lui la via di mezzo rappresenta soltanto uno stato alternativo, comunque utile al piacere sessuale. ENZO BARZOT

Trifillo 7. Ci rimette un naso ma ci ricava due palle supplementari. Nello scambio ci guadagnano tutti, in particolare la fidanzata del centrocampista del Katastopha ed il regista del sequel di Atto di Forza. Ora può girare un’altra scena cult dopo quella donna con le tre tette. CAMMARELLE SCEMO

Gerryman 8. Dopo i tre gol segnati capisci che in giornate come queste il Gerometta riesce a mettere dentro qualsiasi cosa gli entri in orbita. La domanda è: quante cose riescono a contenere i suoi orifizi? Dopo l’ultima partita mancano all’appello: un mazzo di chiavi, un panino, 10 euro, una ciabatta e Fidel Tonchia. HOTTRICK

STATISTICHE RITORNO 3a/4a GIORNATA

venerdì 16 novembre 2012

UNA SETTIMANA DI ALTI E BASSI




Con questo titolo non ci riferiamo a due giocatori del Katastropha, ma all’andamento altalenante della squadra allenata da M. Mazzèman.
La sconfitta di inizio settimana contra la bestia nera del girone, il Microbirrificio Rio Ospo, sottolinea una volta ancora quanto sia approssimativamente applicata la fase difensiva da parte dello UKFC.
Se da un lato la sconfitta sul campo può comunque essere figlia di mancanza di attributi, dopotutto Mr. Mazzèman ha descritto l’avvenimento come una cosa che può succedere, statistiche alla mano, una volta ogni 15 partite, dall’alto in molti si sono preoccupati per lo spirito remissivo della squadra.
Il Presidente Herometas, ritornato dalla Slovenia in Italia giusto il tempo per andare in Austria, ha raccolto la squadra al casello del Lisert per un mini-seminario sull’amore intitolato “fuori le palle, dentro il calore”, in modo da rimettere sui binari la locomotiva del divertimento.
I risultati di tale gesto non si sono fatti attendere lasciandoci una squadra ancor più scintillante dopo la brillante vittoria per 5-4 con la fortissima compagine Anni 80.
Ritrovato l’entusiasmo e la voglia di stare vicini - molto vicini - il Katastropha è ora atteso da un doppio turno alla propria portata. Una partita da zona inguinale.

venerdì 9 novembre 2012

PARTITA DI CALCIONI


Deludente pareggio per la compagine guidata da Mister Mazzèman.
Dopo essere passata in vantaggio ed aver condotto per 4 a 0, inspiegabilmente la squadra ha incominciato a giocare. Così gli avversari hanno preso coraggio e hanno portato il risultato in parità.
Peccato per l'occasione finale sciupata da uno scellerato Zanolla, che poteva raddrizzare la partita e che ha vanificato l'ennesimo numero di alta scuola di un Tondina in versione Iniesta.

Questo risultato lascia un sapore di amaro nella bocca di tutti, ma forse chi ha sofferto maggiormente è stato l’eclettico centrocampistampa E. Ripari.
Una talpa (Mazzèman) ci ha riferito che il Ripari è stato duramente criticato dai compagni di squadra, in particolare dal Trifischio.
Ci ritorna in mente lo spiacevole episodio patito questa estate dal povero Emilio, barbaramente picchiato in spiaggia per aver fatto la pipì in acqua.


venerdì 26 ottobre 2012

TASSO ALCOOLICO SOPRA IL LIMITE SEMPRE

Trieste si è svegliata oggi con alcuni muri imbrattati.
Le scritte sono riconducibili a spontanei gruppi di fans sorti a sostegno del grande lavoro che Mister Mazzèman sta facendo con lo United Katastropha Football Club.
Inneggiando alla famosa bevanda creata dal ct neroverde (le cui percentuali degli ingredienti rimangono a oggi segrete), il gruppo di ultras "Bambus Group" si prepara a scaldare gli spalti dei campi da gioco su cui Mazzèman e lo UKFC disputeranno le prossime partite.

mercoledì 24 ottobre 2012

TUTTO TRANQUILLO SUL FRONTE MESSICANO

Giunto ieri alla mail del Club un secondo aggiornamento sul ritiro di Messico nella sua terra natia.
A quanto pare dalla foto, tutto sembra andare secondo i piani e il giocatore neroverde ci tiene a rassicurare i suoi compagni e i suoi tifosi con un rapido

"120 giorni seduto così (pollice in alto)".


Indiscrezioni pubblicate su alcune riviste sportive locali messicane, ma non ufficialmente confermate dal Club o dal giocatore, collegano il contenuto delle foto e dei brevi messaggi di Messico al ruolo che proprio lui avrà  al suo ritorno all'interno della scacchiera di Mister Mazzèman.

venerdì 12 ottobre 2012

TWITTER AMPLIFICA IL MALUMORE DELLO UNITED KATASTROPHA

Proprio oggi su un noto profilo di Twitter sono rimbalzate le preoccupanti frasi di un giocatore dello UKFC; l'identità rimane nascosta, ma il tesserato sembra farsi portavoce dell'insofferenza risultante dall'umiliante sconfitta di questa settimana.

Di seguito ciò che stamattina il giocatore ha scritto:

Tweet da un compagno in difficoltà #1
Molte volte mi è stato detto di essere più sicuro. Lo sono. Va bene?

Tweet da un compagno in difficoltà #2
Lo so che una volta riuscivo ad infondere più tranquillità a tutto il reparto difensivo. Bisogna essere uomini per riconoscere i propri limiti. Io non ho colpe. Ho limiti.

Tweet da un compagno in difficoltà #3
Sono anni che dico che la difesa a due deve essere supportata adeguatamente. Ma nessuno mi dice che mi vuole bene.

Tweet da un compagno in difficoltà #4
Tutti quanti a dire che Khorach è bravo, figo, scopa meglio di te. Ma col calcio cosa centra? Io mi domando se sono bravo a scopare, poi dopo gioco a calcio e non posso scopare. Allora penso che forse dovrei smettere di farmi delle domande su come si scopa e giocare a calcio, ma io vorrei scopare. Ho provato a scopare col Khorach: effettivamente è bravo.

Tweet da un compagno in difficoltà #5
Un domani potrebbe succedere che uno impazzisce, si alza un mattino e ti denuncia. Magari hai parcheggiato in doppia fila, magari non hai buttato la monnezza che hai lasciato la sera sul pianerottolo. Ho paura, bisogna aver paura. E ai miei colleghi dico: oggi è successo a me e a tanti altri, domani può accadere a loro. Non mettiamo la testa sotto la sabbia: può succedere a chiunque di avercela.

Tweet da un compagno in difficoltà #6
Credo che abbia ragione il Poeta. Sidney può essere un posto fantastico per giocare a pallone. Soprattutto se sei frocio.

lunedì 8 ottobre 2012

UNA VITTORIA SCACCIA CRISI


Un’ulteriore prova convincente che ha permesso alla squadra di Mister Mazzèman di imporsi con un perentorio 6-4 conto i forti Anni 80.
Una vittoria maturata nel momento di maggiore crisi dell’allenatore, coincidente con l’assenza dell’amato Bambus.
Il medico sociale della squadra, il dottor. Fallus Melènge, ex nazionale di scacchi nella Germania est e pertanto persona degna di fiducia, è riuscito a risolvere la situazione con un semplice stratagemma linguistico-alcolico.
Riportiamo uno stralcio dell’intervista rilasciata dal dott. Melènge:

“Come tutti sapete, le condizioni ideali per proporre il calcio champagne di Magnus Mazzéman sono rappresentate dalla presenza delle tre B:

  • Bel tempo
  • Bar
  • Bambus
Non potevamo lasciarci scappare l’occasione di proporre il nostro gioco solo per la mancanza del terzo elemento e perciò mi sono mosso per superare questo ostacolo.
Ricordandomi di una partita di scacchi che giocai contro Kasparov, ho semplicemente fatto notare a Mister Mazzèman che “la terza B”, oltre che essere il nome di una classe delle superiori, poteva significare anche Birra. Procurato l’abbeveraggio e riportato il tasso alcolico del Mister a livello di controllo, siamo riusciti ad imporre il nostro gioco agli avversari. Per completare il tutto - e per non correre rischi - abbiamo anche iscritto mr. Mazzèman al ginnasio”.

Se la vittoria sul campo ha caricato l’ambiente ed ha rappresentato l’ennesima conferma che la strada intrapresa da mister Mazzèman è quella giusta, in molti si sono preoccupati per le condizioni di Trifillo, vero mattatore della sfida sfortunatamente infortunatosi nell’azione del gol che ha deciso le sorti dell’incontro.
È di nuovo il dr. Fallus Melènge che fornisce spiegazioni:

“Il giocatore Trifillo ha riportato una distorsione di primo grado al polso destro con interesse agli organi genitali. Mi sono ricordato di un incontro che ho perso contro Karpov per la stessa tipologia di infortunio ed abbiamo applicato lo stesso rimedio. La prognosi è di circa una settimana, incluse le complicazioni.”

Ora la squadra è attesa da un incontro sulla carta abbordabile contro Piedi di Balsa. La notizia più preoccupante è la probabile assenza di Magnus Mazzèman in panchina. Dicono debba studiare per l’interrogazione di greco.

sabato 6 ottobre 2012

NOTIZIE DAL (FRONTE) MESSICANO

Arrivano finalmente le prime notizie dal ritiro del Messicano, tornato nella sua terra natia mesi fa per alcuni contratti da concludere con importanti società calcistiche locali, a pochi giorni dal suo presunto rientro a Trieste.
Il regista neroverde manda solamente una foto e una telegrafica frase (che molto probabilmente nasconde dei messaggi in codice):

"Sono seduto così da 69 giorni"


Attenendosi ai fatti, si può facilmente dedurre quali saranno le sue condizioni di forma al rientro.

martedì 2 ottobre 2012

UNA VITTORIA MERITATA PER MISTER MAZZÈMAN

Lo yacht di Mister Mazzèman attraccato in p.zza Unità a Trieste
(foto di repertorio)

Una vittoria dolce come il vino, fresca come il pompelmo”.
Così è stato descritto dall'allenatore dello United Katastropha Magnus Mazzèman il perentorio successo per 5-2  della propria squadra.
I giocatori in campo si sono distinti per abnegazione e spirito di sacrificio portando bambus ad una panchina altrimenti troppo rilassata. Ricordiamo infatti l’ottimo movimento sulla fascia del Tondina, pronto ad esaudire i desideri del mister ed a ottenere il massimo con soli 1,5 euro.
Il mattatore della serata è stato comunque Zanolla. Aggregato al gruppo dieci minuti prima della partita si è presentato all'appuntamento caldo e pronto a metterlo dentro – il pallone s’intende.
La squadra è attesa ora da un altro incontro difficile contro Anni 80 in questo autunno che si rivelerà, ne siamo certi, di fuoco.

domenica 30 settembre 2012

MAGNUS MAZZEMAN - INTERVISTA



Magnus Mazzeman è un allenatore da molti definito come controverso. Noi dello United Katastropha lo abbiamo intervistato per permettere a tutti i nostri sostenitori di conoscere meglio quale e quanto genio è.

Mister Mazzeman, in molti la considerano come un innovatore, ci può spiegare cosa intende per innovazione?

Innovazione per me sono i filmati pornografici girati in volo dai fratelli Wright, l'orologio da taschino subacqueo e lo stereo quadrifonico della Bang&Olufsen. Ma se parliamo di calcio non posso evitare di pensare a un Tonchia costantemente in agguato nell'area avversaria. Un frenetico e inarrestabile dominus dell'area piccola, un Inzaghi a fibra ottica.

Sinceramente non ci aspettavamo questa risposta. Riesce sempre ad essere elegante e mai banale. Ci può dare una spiegazione di questo?

Vesto rigorosamente firmato da quando avevo 12 anni, età in cui ho lasciato i miei genitori alla loro perenne ricerca di uno stile all'interno di un bungalow con vista sulle tecnofavelas di una Taranto tardocrepuscolare.
Da allora abbino eleganza e stile in un mix che ha ispirato la mia linea di abbigliamento, la Bambus srl.

E della parola contumelia?

Penso a un arbitro che inquina l'immagine del proprio potere tanto da permettersi l'indecenza di non avere un autista.

Sembra molto preparato. Dopo gli ultimi avvenimenti, la cronaca mondana sembra riservarle solo pagine amare. Noi crediamo che la vita privata di ciascuno sia, per l´appunto privata. Vuole che ci fermiamo qui?

La vita - come disse il mio mentore Donald Trump - è come un grattacielo. O ci stai dentro o ti tocca pulire i vetri.

Che cosa l´ha portata ad allenare una squadra come il Katastropha? Non ha paura del paragone con Villa Boia?

Stimo AVB per la sobria eleganza dello sguardo, per l'umiltà dimostrata di fronte a ogni lotta, ma a questa squadra non serve un semplice timoniere, bensì qualcuno in grado di godersi tutti i lussi offerti da uno yacht bimotore capace di portarla con orgoglio in acque internazionali e tax free.

Qual è il giocatore che l´ha maggiormente colpita? Ed in quale modo?

Se devo fare un nome, direi il Poeta. Porta in volto i segni di un riscatto che dal mondo contadino lo ha condotto a realizzare il sogno di guidare una Porsche, immaginandosi alla Millemiglia di Indianapolis anche quando in realtà si trova fermo di fronte alla più cazzuta rotatoria di Oderzo.

Mi sa dare un significato, possibilmente profondo, a questa intervista?

La definirei un Magnus. Può bastare.

STATISTICHE 5a/6a GIORNATA

venerdì 28 settembre 2012

LE RICETTE DI COTTO E CONVOCATO



"Sputi in bocca al romano"

Per preparare questa ricetta non dovrete far altro che raccogliere quello che avete dentro di voi. Nessun sentimentalismo in questo caso, ma solo del sano e gustoso catarro.
Per preparare questa ricetta servono:

  • Sigarette
  • Sputi
  • Romano (nel nostro caso abbiamo utilizzato il sig. Inglin Julien)

Questa ricetta potete prepararla appena svegli, magari dopo una sera di bagordi con gli amici al baracchino di turno, quando quel sapore intenso di sigaretta, che vi fa venir voglia di smettere di fumare per la 5000 esima volta, vi riempie il palato come stucco. Sicuramente la lingua cercherebbe riparo dal gusto di merda, non cagate da tre giorni dopotutto, e troverebbe rifugio dietro a quella carie che custodite gelosamente dal rigore sbagliato di Di Biagio ai mondiali di Francia.
Il momento è quello: ricordo del rigore sbagliato – se non fosse stato per quel rigore avremmo vinto i mondiali - alito che sa di merda e sigarette.
Ora, con tutta la forza che avete, ripensate a quella partita e lanciate un urlo di gola. Potete, per facilitarvi, inneggiare anche Satana.
Rimestate il “raccolto” in bocca per 3-4 secondi.
Assaporate, nel frattempo, il gusto amaro ed intenso di un buon catarro giallo - crema andata a male.
Raccogliete il tutto in un Tupperware e mettetelo in frigo in attesa del momento propizio.
Prendete ora dalla stanza in cui lo custodivate un romano e parlate con lui dei problemi ortodontici che vi affliggono da anni. Fumate qualche sigaretta per farlo sentire a suo agio. Un bicchiere di vino potrebbe addolcirlo e renderlo meno diffidente. Non vi preoccupate, i romani sono dei simpaticoni e sanno stare in compagnia. Potete cantare “benvenuti a ‘sti frocioni” assieme a guardare alla tv “uomini e donne”2w per stimolare l’amicizia. Giocate a Pes e prendete la Roma (se è laziale prendete la Lazio) e giocate assieme contro il computer.
Fate questo per due-tre giorni.
La notte lasciate riposare il romano nella stanza che gli avete “preparato”.
Quando al terzo giorno vi si presenterà con fare amichevole sferrategli un pugno in viso ed una gomitata sulle costole. Se vi chiedesse il perché di questo gesto mandatelo a fare in culo e tirategli un calcio nei coglioni.
Quando sarà ben tumefatto prendete il Tupperware dal frigo.
Versategli il contenuto in bocca.
Nel farlo ditegli di portare i vostri saluti a quel fottuto di Di Biagio.

lunedì 24 settembre 2012

IL PAGELLONE DI R.S., 4a GIORNATA


DARIO 6. Il suo personalissimo vocabolario, ispirato a quello creato per comunicare coi i sordomuti, è composto da un unico simbolo: il pugno. Con questo strumento riesce ad ordinare al ristorante cinese per sordomuti, a prenotare per telefono il posto al cinema per sordomuti, ad accarezzare il cane per sordomuti, ad attuare pratiche erotiche per sordomuti. I risultati non sono ancora molto soddisfacenti, ma l’abnegazione di certo non difetta all’estremo difensore del Katastropha. PORTIERE PER SORDOMUTI

LOMBASSO 6. Se l’eleganza fosse un valore spendibile al mercato, il centralone del Katastropha ci comprerebbe soltanto la merda. Ci si vestirebbe, con la merda, e forse troverebbe finalmente un abito che lo sagomi in modo sfiancato, slanciandone sì la figura filiforme, ma donandogli nel contempo quella grazia che in altri modi troverebbe solo nell’omonimo giornale o nel quotidiano ripetersi dello sguardo innamorato di un Gerometta verso un bambino. RADICAL CHIC

UOLLO 6. Duro come il cazzo che vorrebbe, si muove in campo preservando le energie per il post-partita. L’unico scatto che compie è quello sotto la doccia, per fiondarsi poi il più velocemente possibile verso lidi più “caldi”. Rimane quindi l’amaro in bocca al povero Tondina, non tanto per la prestazione del compagno, quanto per il sapore delle palle che ha leccato in spogliatoio. Ma questa è un’altra storia. ORCODIO SELVAGGIO

EMILIO 6 +. Segna il gol della sicurezza quando tutti erano già andati a casa, facendo scatenare nel post partita un dibattito acceso con gli avversari. Ed è proprio in quel mentre che il nostro manifesta tutto il suo potenziale fatto di moviole, colpi di orologio e stacchetti da velina. In particolare segnaliamo la scena di ballo in minigonna - senza mutande ndT-  dove ha spiegato la differenza tra lui e Tiziano Ferro. NESSUNA

QUALIZZA 6. Si batte, per poco, con furore. Non stiamo parlando dell’uomo Tigre, ma del Micione di via Cappello. Come tutti i gatti della sua razza parte bello convinto per poi finire divanizzato e, in molti casi, castrato. Per il futuro non gli resta che nascondere le feci sotto un cumolo di sabbia, vicino alla bandierina. GATTO PANCIERA

TONDINA 6. Se a fine partita ti viene voglia di parlargli, altro non è che per un senso di misericordia nei confronti di chi, diversamente da te, che la vita la prendi per le palle, e te ne sbatti il cazzo se ti cade una carta dalla tasca, mica la raccogli, anzi la butti di proposito in barba all’ecologia, vede settimanalmente la morte in faccia. Solo se ti ricordi questo puoi comprendere quanto difficile sia mettere un piede appresso all’altro e camminare, poi correre, poi camminare, poi calciare, poi parlare, poi chiedere scusa, poi saltare, poi correre e poi sedersi in panchina, poi cambiarsi in spogliatoio, poi essere la puttanella della squadra, poi ridere quando invece vorresti piangere, poi scherzare con gli amici che ti hanno appena violato, poi dare pacche sulle spalle, poi salutare i tuoi compagni, poi ripensare a quello che hai appena subito, poi fare un’altra doccia, poi sentirsi sporco, poi sedersi sotto l’acqua che scende e piangere, poi uscire dallo spogliatoio con gli occhi rossi, poi accorgersi che qualcuno ti aspettava, poi sperare che qualcuno ti accetti, poi vedere che non è uno soltanto, poi accorgersi che è tutta la squadra, poi dirsi che non è possibile, poi andare incontro ai tuoi compagni che ti sorridono, poi sorridere di riflesso, poi pensare che qualcosa non quadra, poi vedere la faccia dei tuoi amici cambiare, poi sentire un forte dolore al collo, poi non respirare, poi chiedere aiuto, poi avere la bocca tappata con una mano, poi chiudere gli occhi ed aspettare che tutto finisca, poi pensare che non finisca mai, poi sperare che finisca fra un poco, mentre il mondo, indifferente, continua ad essere inquinato. GREENPIECE OF HEART

POETA 6. Si alza e s’abbassa per tutta la partita senza trovare la posizione giusta. Ricorda in questo un poco la madre del Gerometta, con la sola differenza che la seconda sembra divertirsi di più nella ricerca. Rimaniamo ancora in attesa dell’esplosione di questo giocatore, anche se crediamo che tre anni siano un periodo sufficiente. NORBIT

STATISTICHE 4a GIORNATA

PRIMA VITTORIA

Finalmente lo United Katastropha ottiene la prima vittoria stagionale per 4-2 contro Microbirrificio Rio Ospo, sul campo di Chiarbola.
Ed Emilio rimane incredibilmente senza ammonizione.

lunedì 17 settembre 2012

LE RICETTE DI COTTO E CONVOCATO


"Spaghettini alla Gerryboytoy"

Questa settimana, cari amici ed amiche che ci leggete in piedi, vogliamo proporvi un ricetta sfiziosa che il nostro amato capitano ama cucinare quando la serata è di quelle importanti.

Gli spaghettini alla Gerryboytoy prevedono:

  • Spaghetti raccolti ancora giovani-giovani
  • Acqua calda a volontà
  • Fuoco
  • Latte di madre
  • Sale
  • Scende
  • Non fa male

Per preparare questa ricetta servono tanta buona volontà e amore verso se stessi. Di questi ingredienti il nostro amato capitano è pieno come un maritozzo con la panna e siamo sicuri che sia per questo che gli spaghettini alla Gerryboytoy siano il piatto che gli riesce meglio.
Accendete il fuoco, meglio se all’aperto. In mancanza va benissimo anche il fornello che avete in cucina, ma vi consigliamo, in questo caso, di non metterci sopra troppa legna: l’abbiamo provato per voi e possiamo garantire che il risultato non è dei migliori.
Denudatevi e gettate i vestiti sul fuoco inveendo contro il signore. È importante che accompagnate, da ora in avanti, qualsiasi vostra azione con la sicumera di chi ha un apparato genitale di quelli importanti.
Raccontate agli spaghettini delle storie che li faccia sentire protetti come se fossero ancora cullati dalla madre - in mancanza va bene anche dal padre – e fateli venire a voi. Aprite le braccia come farebbe un prete di fronte alla nuova classe di bambinetti ed aspettate. Se volete potete eseguire dei movimenti pelvici in avanti ed indietro. Il risultato degli spaghetti non cambierà, ma forse il vostro umore sì (almeno così dicono i preti).
Una volta riusciti a raccogliere una quantità di spaghettini consona alla vostra fame, fate capire loro che il mondo è un posto di merda gettandoli nell’acqua bollente.
Quando smetteranno di gridare sarete cotti.
Scolateli.
Versate il contenuto della pentola, cioè l’acqua, giù per il lavandino. La pasta, invece, mettetela in un piatto e guarnite il tutto con abbondante latte di madre.
Il latte di madre è un ingrediente difficile da reperire ma se chiedete al Gerometta ve lo procurerà dalla sua a prezzo di fabbrica.
Ora siete pronti.
Rivestitevi ed uscite a sbronzarvi con la speranza di cuccare. Gli spaghettini li mangerete quando tornerete. Geolocalizzatevi.

Inviateci le vostre ricette al nostro indirizzo email. Vi aspettiamo.

mercoledì 12 settembre 2012

LE RICETTE DI COTTO E CONVOCATO


Mi sono detto di esprimere un’opinione su quanto fatto dallo United Kastastropha la scorsa settimana.

Niente di meglio per sfogare un po’ di cose personali col pretesto di parlare della squadra che tutti amiamo abbastanza, sempre non sia di meglio da fare. Si perché il pomeriggio vorresti andare a bere una cosa con gli amici, perché magari al lavoro ti senti sfruttato ed avresti bisogno di staccare la spina, almeno per un poco, dieci minuti, quel minutaggio che è diventato il punto di riferimento tra buono e cattivo, ottima prestazione e cattiva prestazione, e poi ti arriva una convocazione dalla squadra, alla quale ti senti costretto a rispondere positivamente, perché altrimenti non raggiungereste il numero minimo per giocare, e ti senti così un po’ privato di quella parte di libero arbitrio, non che tu sia religioso, forse un po’ favorevole al misticismo, al soprannaturale, all’energia, la stessa che senti mancare quando sei oramai in campo, e gli avversari ti superano con il loro irriverente atletismo, che tu sai essere in parte una questione d’età, ma in parte sicuramente perché sono quasi tutti muratori, di quelli che sfacchinano tutto il giorno portando pesi su pesi, lavori che ormai ormai non si fanno più come una volta, maledette nuove generazioni, che non sanno apprezzare le cose vere, come il sudore sulla fronte, come il tempo che passa lentamente, come condividere una bella serata con gli amici, magari bevendo un aperitivo, e li sfogare una parte delle tue frustrazioni quotidiane, tra cui quelle legate al lavoro, dove ti senti sotto-impiegato, sfruttato, come un maledetto negro, non che tu sia razzista, lo sai che poi va a finire che fai figure di merda in giro, e vallo a spiegare che è un modo di dire, come frocio di merda, che si usa in contesti diversi, ma può essere tranquillamente usato anche nel mondo del calcio, ad esempio quando vedi quella mammoletta del Lobascio che segna l’ennesima autorete chiedere scusa, scusa di cosa, frocio di merda, scusa di essere un ritardato del cazzo, altro modo di dire, che la porta è dall’altra parte e tu non hai ancora capito che partita stai giocando, altrimenti vattene a bere gli aperitivi con gli amici, invece di venire qua a rovinare la serata alla gente, che magari avevano di meglio da fare, invece che straperdere per l’ennesima volta, magari dovevano andare a bere un aperitivo, ed invece si sono trovati incastrati da un mail arrivata e non desiderata, come una cartella di Equitalia, che ti prende di sorpresa verso fine mese, quando le risorse sono poche e le vorresti usare per sfogare le tue frustrazioni, magari lavorative, magari ad un aperitivo, dove quasi sicuramente ci saranno tutti i tuoi amici e si divertiranno.

Per chi non ha visto le partite del Katastropha, magari perché era a bere un aperitivo e a disquisire su un lavoro al sapore di merda, posso solo dire che il migliore in campo, in entrambe le sfide, è stato il pallone. Logicamente non mi riferisco al Gerometta, la cui cura ormonale a base di latte di gallo non sta fornendo i risultati sperati. 

Per quanto riguarda i nuovi innesti hanno portato la qualità sperata: la demenza senile. In molti, nella scorsa stagione, avevano fatto notare che mancava qualcosa, se mi viene in mente cosa lo scriverò prossimamente.

Della vecchia guardia invece non c’è niente da dire che non sia già stato detto la scorsa stagione. La svolta Zemaniana della squadra non è ancora stata recepita in modo corretto. La propensione al gioco offensivo ha per ora portato a 2 gol segnati contro i 14 subiti, ma sono sicuro che in brevissimo tempo si troverà una soluzione, magari davanti ad un aperitivo, dove si potrebbe parlare anche dei problemi lavorativi, sempre che non arrivi una mail, che obblighi tutti a presenziare alla prossima partita del nostro amato United Katastropha.

lunedì 10 settembre 2012

SILENZIO STAMPA

Il debutto dello United Katastropha nella nuova serie è stato deludente.
Due pesanti sconfitte e una condizione atletica imbarazzante: queste le notizie rilevanti della scorsa settimana.
Il Club si è quindi chiuso nel silenzio stampa, al fine di preparare la prossima partita contro Anni 80.

giovedì 30 agosto 2012

CALENDARIO PUBBLICATO


Ecco pubblicata la prima parte del calendario ufficiale della Serie D del Coppa Venezia Giulia di Trieste, alla quale parteciperà lo United Katastropha Football Club.

lunedì 27 agosto 2012

UNITED KATASTROPHA: RIPARTIRE!


Ci davano per finiti, spacciati, bolliti.
Forse avete ragione, ma non è forse il bollito il piatto tipico triestino?
Il nostro capitano non è forse la caldaia dovere recuperare la porcina più buona?
Per questo noi diciamo che in periodo di crisi è importante rilanciare.
Rilanciare significa lanciare di nuovo, non lo sapevate?
Lanciamo di nuovo un guanto di sfida alla vecchiaia, alla malasorte, alle fidanzate petulanti che ci impediscono di vivere il calcio da professionisti, ai rapporti di coppia, ed anche ai rapporti, sempre più numerosi, che ci vedono solitari ed ansimanti in bagno.
Noi siamo pronti a ripartire, con la stessa voglia di fare e di farsi.
Ripartire significa partire nuovamente, per chi non lo sapesse.

Il Comitato Direttoriale
United Katastropha

venerdì 24 agosto 2012

PROMOSSI A PIENI VOTI


Pubblicato sul sito ufficiale del Coppa Venezia Giulia l'abbinamento provvisorio per la prossima stagione: lo United Katastropha Football Club è stato promosso in Serie D!
Rimangono solo due dubbi:
per cosa sta il "6G" nel nome della squadra? Il sondaggio è aperto;
il ritorno, come ogni anno posticipato, di Trifillo ha a che vedere con "Autotrasporti Cosenza" iscritta in Eccellenza?

mercoledì 11 luglio 2012

DEBUTTO DELLO UNITED KATASTROPHA AL MEMORIAL CORRÓ


Dopo la delusione del quinto posto all'ultimo Coppa Venezia Giulia, lo United Katastropha ha pensato di non andare in ferie e di partecipare al Memorial Corrò; cinque partite in un girone all'italiana contro squadre provenienti da diverse categorie e poi la possibile fase finale.
Il debutto ha visto la squadra pareggiare per 3-3 contro Sporting Osmiza 2009, proveniente dalla categoria superiore del Coppa Venezia Giulia.
Per sopperire ai soliti infami che preferiscono andare su qualche spiaggia tenendo in mano un cocktail o scelgono di andare a vedere ritiri di altre squadre in compagnia di uomini barbuti, la dirigenza ha deciso di sondare il mercato estivo provando qualche nuovo giocatore. Il primo test è stato dedicato a Pistacchio che, con grande dedizione, si è subito messo in gioco dimostrandosi all'altezza del progetto.
L'ok definitivo arriverà solo con la prova sotto la doccia in compagnia del Capitano Gerometta e del Presidente Gerometta.

STATISTICHE RITORNO 11a GIORNATA

venerdì 22 giugno 2012

IL PAGELLONE DI R.S., RITORNO 9a GIORNATA


Jules sv. Se dei scarafaggi avessero dato una festa dentro lo stomaco di un alcolizzato che aveva mangiato una settimana prima del formaggio di fossa imbevuto di Tavernello, per poi morire stecchito sul pavimento per la cagherella causata dell’escherirchia coli contratta giusto il mese prima per colpa di una puttana che se l’era fatto mettere nel culo, non tanto pulito, per poi limonare col malcapitato, e avessero loro, gli scarafaggi, avuto qualche prurito sessuale tanto da fecondarsi l’uno con l’altro per depositare poi delle larve tra le budella putriscenti e queste larve fossero poi esplose perché la temperatura dell’appartamento, sporco tra l’altro, era talmente alta da farle marcire, bene, se fosse successo tutto questo, il fetore del corpo dell’alcolizzato non sarebbe stato nemmeno paragonabile a quello che emanava la divisa di Inglini. Dentro l’area di rigore c’era la stessa atmosfera di Milano a ferragosto. FRANCHINO

Uolli 6. Merita la sufficienza solo per riuscire ancora a reggersi in piedi. Distrutto come il viso di Micky Rourke dopo un’ora di cucito con le suore si presenta all’appuntamento stanco e spaesato. Succede così che insacca nella propria rete il pallone, esultando e sacramentando come il miglior Parkinson. Il pugno chiuso rivolto verso il cielo ci è sembrato pertanto una richiesta d’aiuto, le bestemmie le stampelle di questo dolce decadimento fisico, lo sguardo focalizzato all’infinto un principio di cataratta. Secondo Boskov la partita non è finita sino a quando l’arbitro non fischia, secondo Uollo Boskov potrebbe essere una regione dei Balcani, un cane da riporto, la versione russa di He-Man dei Masters of Universe o non ricordarsi la domanda. PARKING SON 

Fidel 5. Che ci fosse o no non ha fatto alcuna differenza.

Ricky 6,5. Dirige la difesa con la stessa autonomia di Ambra Angiolini a Non è la Rai. Non è libertà se si viene infatti guidati da qualcuno che, in versione Marlon Brando, ti indirizza nei movimenti corretti per portare giovamento alla causa. Quel qualcuno è il Coraccia, che ha sempre un panetto di burro appresso per stimolare i giusti movimenti difensivi. Se il Katastropha è la più forte difesa del campionato allora qualcuno si sta divertendo. ED INVECE NO

Coracchia 7. La differenza di atletismo rispetto al resto della squadra è talmente palese da sembrare finta. Alcuni hanno sollevato il sospetto che i compagni ed avversari corrano appositamente più lenti del normale per favorire il giovane difensore ed aiutarlo in un momento di bassa autostima. È di poco fa, infatti, la notizia che la relazione con la Vecchia del Piano di Sotto sia in crisi per colpa di un ballerino della scuola di “Amici de Borgo”. Dalle dichiarazioni della sig.ra questo nuovo amante sarebbe focoso come un puledro. LAMAZZA CREMA E GUSTO

Guru 7. Delizia i palati vogliosi di calcio con una prestazione al gusto di solidità. L’ingrediente segreto è tuttavia l’indisciplina tattica, che permette alle sue mosse di essere indecifrabili. Da compagno: stai per calciare il pallone nel punto del campo dove pensi di trovarlo ed eccotelo apparire proprio dietro le spalle che ti chiede serafico il cinque. Da avversario: sei sicuro di tenerlo alla tua destra ed invece ti infila l’ennesima scoppola a sinistra con uno dei suoi stramaledetti colpi di tacco. Da amico: stai scopando la più bella di San Dorligo a pecorina e nel girarla per le ultime stantuffate di diritto ti accorgi che è lui. Forse, quello che sgrillettavi non era allora il clitoride. UDINÌ

Poeta 6,5. Numeri di alta scuola regalati a tutti i presenti. Peccato che la scuola di provenienza sia il Cepu, altrimenti parleremo di un campione formato calcio a sette. Rimandato anche questa volta in concretezza ci viene da chiederci se non sia un problema di concentrazione. Alle riunioni di con i professori ci sentiamo ripetere “il ragazzo c’è ma non si applica”, abbiamo preso anche un insegnante di ripetizione, abbiamo pagato uno psicologo, uno specialista dell’addestramento per i cani, un famoso cuoco inglese, un camionista, un pederasta, ed un’arredatrice. Cosa dobbiamo fare di più eh, porcamadonna? RITARDATO

Attilio 7. Una punizione come quella calciata nel sette dal Trifilio è paragonabile soltanto ad una serata con Maurizia Paradiso a parlare di massimi sistemi. Ad un certo punto di troveresti con delle tette di poliuretano in bocca mentre la vecchia sboldrona, con la voce da uomo rauco e con l’accento di Olgiate Comasco, ti incita a spiegarle il significato dell’immacolata concezione stimolandoti l’orifizio anale. SCENA MUTA 

Emilio 6,5. Non far parlare Emilio sarebbe come togliere le sgaiate alla Sharapova. Ci sarebbe sicuramente più concentrazione in campo, ma lo spettacolo ne risentirebbe. I compagni di squadra hanno tentato tuttavia di arginare il fiume di parole dell’eclettico centrocampista del Katastropha assegnandogli la fascia di capitano. È bastato solo parzialmente, ma il rap imbastito con l’arbitro drumbox scretchmaster è degno del miglior Marracash. EMI FIBRA

lunedì 18 giugno 2012

BISCOTTO AL COPPA VENEZIA GIULIA


Sono state pubblicate ieri le nuove classifiche della categoria Eccellenza del Coppa Venezia Giulia di Trieste, scatenando la polemica in merito alla vittoria per 4-1, assegnata a Ibridaguradi invece che allo United Katastropha, che ha dominato l'intero match.
Analizzando la situazione del finale di campionato, pare che sia stato confezionato un bel biscotto tra l'organizzazione del torneo e Ibridaguradi, al fine di vietare allo UKFC la possibilità di guadagnarsi la promozione matematica (che potrebbe essere ottenuta con le prossime due vittorie, sperando nelle due sconfitte di Ibridaguradi).
La dirigenza dello UKFC ha già dato ordine ai suoi avvocati di agire per vie legali.

lunedì 11 giugno 2012

IL PAGELLONE DI R.S., RITORNO 8a GIORNATA


Perchè con il Katastropha non si scherza, nemmeno se sei una squadra di dopolavoristi serbi fuoriclasse, in vantaggio di 3 gol a 10' dalla fine. In realtà c'hanno fatto pareggiare, erano tutti d'accordo con Siro, lo "zingaro" del gruppo. Cmq sia, voti tutti dal fatidico 6 in su.

FIDEL: Dovrebbe partire in difesa, salvo poi ritrattare tutto e proporsi come panchinaro di lusso. Causa la grande professionalità di alcuni tasselli del Katastropha, alla fine si ritrova portiere. Senza paura. E senza guanti, indumento che in gara dimostrerà di poter tranquillamente trascurare. Riscatta nel finale una prestazione tiepida, fermando in ogni modo, principalmente con l'ano, conclusioni impossibili. In attesa di un portiere normale (e non infame come l'Inglini), teniamoci stretto il nuovo Garella. Voto 6,5. PIEDE DI PORCO

UOLLI: In spogliatoio aumenta la tensione pre-partita, nel frattempo ti chiedi cosa ci faccia un flemmatico ragionatore che sembra fottersene di tutto tranne che del sintetico di Dolina. Vispo e motivato come un ex-modello mandato a servire pranzi e cene in casa di riposo, inizia disorientato, prosegue spaesato, conclude stremato. E scarsamente deodorato. Un elemento vecchio stampo, la grinta di Andrea Pirlo, la tecnica sopraffina di Valerio Bertotto. Voto 6. LAVORO (poco) SPORCO (molto)

RICKY: Fin dalle primissime battute (il viaggio in auto), s'intuisce che il Katastropha avrà poco relax nel pacchetto arretrato. Lo guardi un attimo e pensi si sia appena svegliato; lo senti parlare ed evinci che possa aver da poco pippato. Un campionario di versi, gesti, battute, gag irresistibili. Letteralmente un fiume in piena, più o meno come l'uccello del nostro ex-Premier. Randella quel che riesce a randellare, sfiora anche l'incornata vincente su azione da corner, ma dopo aver passato tutto il tragitto verso il campo a parlare dei virtuosismi nella fellatio di Susanna Camusso, non gli si può francamente chiedere di più. E invece siiiii. Voto 6,5. CATERPIRLAR

ATTIGGHIU: Cerca di irretire gli avversari col suo dopobarba ('Salina di Capo Rizzuto', pour femme), poi però si rende conto che la località crotonese non ha nulla di cosentino, circostanza che lo fa gioire almeno quanto un marito trascinato all'IKEA alle 8.30 della domenica mattina. Dalla suocera. Per confondere la straniera fragranza viene dirottato sulla fascia; gran corsa, pressing, generosità, consigli tattici che nessun compagno applica. Qualche frizione con gli avversari, ma tra conterranei questo può talvolta succedere. Stantuffo inesauribile, unisce alla quantità di Brandao la qualità di Morganella. Voto 6,5. PENTOLINO CUFU'

POETA: Ha il fondamentale compito di traghettatore di metà Katastropha, cosa non da poco, considerando le già citate turbe onomatopeiche sulla Camusso che infestano il suo abitacolo in itinere. Encomiabile per la fodera anti-peli di cane che impreziosisce la sua auto, arriva alla meta, salvo poi intuire che la serata non è finita. Concentrato fin da subito, tampona come solo un OB usurato saprebbe fare. Gli avversari lo puntano ma lui, come quando usa la squadra per misurarsi il membro, non molla un millimetro. Verso fine gara avvia di testa una ripartenza in perfetto stile Bocelli, colpendo la palla da una parte, indirizzandola dall'altra. Momento indimenticabile, per gli amanti del gioco 'muretta'. Voto 6,5. NECK DONALD

MEXICO: I segnali di una serata da ricordare ci sono tutti, a partire dalla fascia di capitano che a stento circumnaviga il suo braccio. I compagni accorrono al ritrovo pre-partenza, lui li accoglie tracannando birra. L'allegra carovana nero-verde giunge a Dolina con i tempi un pò ristretti, lui attende tutti dietro l'angolo, in cima allo scivolo del bar. Tracannando birra. Arriva per primo, entra in spogliatoio per ultimo, carica l'ambiente ostentando una verve esplosiva, conferma tutte le positive premesse chiedendo il cambio dopo 7 minuti (scarsi) di gioco, tenendo la fascia da capitano. Troppo stancante sfidare la forza del velcro per toglierla. O forse non ricordava di averla. O forse credeva fosse un grosso laccio emostatico. Dà comunque tutto, un pò come quando è seduto sul water. Come deliziosa ciliegina, per mitigare lo scarso kilometraggio in campo, dimentica le mutande di ricambio. Voto 6. (CIRO) IMMOBILE

SIRO: Spetta a lui la palma di salvatore del Katastropha. Sfido chiunque a trovare un modo più efficace per dire agli assenti che non si sono persi granchè. Eppure all'inizio le cose sembravano scontate, il riscaldamento con i suoi consueti bolidi lontani dai pali, bordate da ogni posizione e in ogni posizione destinate, a patto che non si parli dei pali della porta. La responsabilità di reggere da solo il peso dell'attacco lo galvanizza; un fardello talmente ingombrante al punto di fargli tagliare l'invidiabile traguardo di 20 metri totali percorsi nei primi 10 minuti di gara. Poi si ridesta, rifiutando l'idea di reincarnarsi nel Gerometta delle ultimissime uscite. Reagisce, s'incazza, punisce con una tripletta la spocchia degli avversari. Si tiene il pallone della gara, premio spettante di diritto all'autore dell'hattrick. Però a differenza di tutti gli esseri umani, lui il pallone va a recuperarselo il giorno dopo. Da solo. Voto 7,5. PULIZIA ETNICA

EMILIO: Pubblicizza atteggiamenti da monaco tibetano, da pellicole anni '40, da imputato PdL a processo, vale a dire promettendo di non proferire parola. Come ovvia conclusione litiga con tutti, avversari, compagni, arbitro, gestore del bar, finestrino dell'auto di Poeta, Susanna Camusso. Litiga un pò meno col pallone, sfiorando il gol memorabile con una rovesciata (da ricordare sì, ma solo in caso di successiva paralisi), sbertucciando un avversario con un elegante sombrero per poi essere atterrato a 2 passi dal gol. Per l'arbitro non è penalty, per gli avversari non è penalty, perfino per i compagni non è penalty. Per lui e per il suo marcatore si, forse per questo conclude la gara clamorosamente senza ammonizioni. Voto 6. PIRLATORIO

GURU: La cosa più bella è la sua maglietta, ovviamente non quella che indossa in campo, ma quella dedicata ad Eric Cantona, gesto che potrebbe improvvisamente riavvicinare al kung-fu l'ex campione transalpino. Per non sorprendere eccessivamente i suoi compagni prenota un posto in panchina, incitando alla lotta i suoi ragazzi con sguaiate grida gutturali, qualcosa di simile alle strofe degli Zero Assoluto, per rendere l'idea del frastuono. Fa tutto ma allo stesso tempo non conclude nulla, gioca scampoli di partita da difensore di fascia, da centrocampista, da unica punta, il tutto contemporaneamente. Ha il merito di firmare il 4-2 dando corpo all'epica rimonta del Katastropha. Ha il demerito di indirizzare su Marte un tap-in dai 5 metri con il portiere avversario a terra, ma pensandoci bene, senza questo momento di grande calcio, Siro si sarebbe risparmiato il tragitto in solitaria per auto-celebrare la tripletta. Voto 6. MAL DI PANCEV

domenica 10 giugno 2012

STATISTICHE RITORNO 8a GIORNATA

LO UKFC RALLENTA L'ARMATA ROSSA

Lo United Katastropha continua l'impresa dell'andata e pareggia per 4-4 contro i fortissimi Jokeri, primi in classifica, dopo una partita epica, che ha visto la nascita della leggenda del portiere senza guanti.
La squadra c'è e dimostra di essere in grado di creare grandi cose, proprio nelle situazioni più difficili.
Vedremo cosa riuscirà a fare nelle ultime partite che la obbligheranno a confrontarsi contro la seconda e la terza in classifica.

mercoledì 6 giugno 2012

IL PAGELLONE DI R.S., RITORNO 7a GIORNATA


Inglini 6+. Esitante come un nerd davanti alla necessità di togliere la pellicola copri-schermo del suo nuovo Iphone. È difatti colpevole sul primo gol, scegliendo di tuffarsi scambiando piedi per mani. Accidente che gli capita, da quel che ne sappiamo, anche durante la masturbazione. STEVE FOOT JOB

Lobascio s.v. Si fa da parte con la scaltrezza del giovincello ad una sagra di preti. Si accorge solo dopo di aver fatto una stupidata. Non erano preti, erano vescovi. ED INVECE SI

Coracchia 7. È un giocatore con nervo simile a quello che ti si incastra tra i denti quando mangi una bella e succulenta bisteccozza, che ti costringe a perdere il ritmo della sgagnata, obbligandoti a deglutire i succhi senza sapore e che ti instilla comunque un pensiero perverso di potere nei confronti della bestia che stai mangiando, che dopotutto è morta e a pezzi, di cui uno è proprio sul tuo piatto, cotto anche abbastanza bene, se non fosse che non hanno eseguito correttamente la caramellizazione degli zuccheri, come aveva pure detto Cracco alla puntata di Masterchef, mentre tu sei vivo, sano, forse non tanto sano, speriamo che le analisi che hai fatto siano positive, cioè negative, perché positive è male e negative è bene, e che ti fa passare la voglia di mangiare oltre, che i pensieri sono tanti, di cui, alcuni, pure preoccupanti. LUCIANO ONDER

Tondina 6. Parte un po’ titubante per finire, invece, con un tripudio di indecisione. Al posto di Pessotto sarebbe ancore sul balcone a decidere su quale macchina atterrare, impaurito dalla possibilità di graffiarle e dai conseguenti rimproveri dei possessori. PESSEI

Guru 7-. Dopo una lunga assenza ritorna ad assaporare il gusto della partita. È tuttavia un boccone agrodolce quello che gli regala il destino. Se da un lato ha disputato una partita generosa, impreziosita, tra l’altro, da un palo di pregevole fattura, siamo rattristati per l’infortunio che probabilmente lo terrà ancora lontano dai campi: l’omosessualità. JUGOVIC

ScienziatoPazzo 6,5. È intrappolato in un’armatura di elastici utilizzata per aumentare la sua potenza sino a quella di dieci tori negri. Lo scopo di questo strumento da lui stesso ideato è quello di dimostrare agli avversari che la fascia del Katastropha non è terreno di conquista, perché appartiene allo Shogun. MAZZUCCUEREMITA

Poeta 6. Quando ti aspetti che possa risolvere la partita con uno dei suoi preziosismi atletici è il momento in cui le tue aspirazioni crollano. Sembra quindi di ritornare 15enni, a quando t’innamoravi della compagna di banco perché ti passava i Tronky e te ne disinnamoravi subito dopo perché il Tronky che ti passava era umidiccio, turgido e del suo fidanzato. OCCHIO NON VEDE IL CAZZO CHE VUOLE

Sirio 6,5. Arriva a cavallo di un cammello infuocato intenzionato a dimostrare la propria prestanza atletica. Kabir Bedi, dopo averlo visto giocare a pallone, ha cominciato a bere. La moglie di Kabir Bedi a masturbarsi con la spazzola per strigliare i cammelli ed a incitare il marito a bere di più. Il cammello di Kabir Bedi ad infuocarsi ed a incitare la moglie di Kabir Bedi a strigliarsi la mona ed lo stesso Kabir Bedi a bere dalla sua gobba. SIROCAN

Trifilosco 6,5. In Calabria ogni mattina un vecchietto si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di un ragazzo che gli fotterà la pensione. Nel cerchio della vita del Calabrese questo è il dogma che viene insegnato: corri se sei giovane, corri più veloce se sei vecchio. Il concetto del fotti&corri o corri&fotti è così radicato che viene applicato anche sul rettangolo da gioco. Trifilio per ora corre, aspettando che qualcuno lo fotta. IMPS

Gerrone 4. il voto fa media tra la sua statura morale e la sua larghezza fisica. Per calcolare il suo impatto sulla partita si può quindi utilizzare la semplice formula: (statura morale x larghezza)x 3,14/2. Nel caso di Gerry il risultato è scontato: merda. GERRY FAI QUEL MOVIMENTO DI CUI PARLAVAMO

STATISTICHE RITORNO 7a GIORNATA

mercoledì 30 maggio 2012

IL PAGELLONE DI R.S., RITORNO 6a GIORNATA


Tondina 6. Sarebbe troppo facile dare la colpa della prestazione incolore alla tensione per le perquisizioni subite per l’indagine last-bet. Ma non possiamo farlo. Non se le perquisizioni sono avvenute una settimana dopo la partita. NON PARLARMI CHE TI SENTO

Lombasco 6,5. Dopo la carambola che ha causato il primo gol, in molti hanno pensato alla combine. Tuttavia il fatto che non sia stato iscritto nel registro degli indagati ha dato ragione ai Carabinieri, che hanno fatto bene a scommettere su di lui. E sulla partita. FRUGA NELLA VITTORIA

Coracchione 6,5. Gioca una partita con un occhio alla tribuna. Non verso le forze dell’ordine, che hanno presenziato all’evento, ma verso la vecchia che probabilmente gli ha rubato il cuore. Un amore folle, basato su sesso estremo al sapore di metano. THE DREAMER

Bailoischi 6. Continua l’estenuante lotta per la sopravvivenza per questo ormai decrepito giocatore. Se dio esistesse metterebbe fine a questo pietoso spettacolo interpretato a suon di cataratta e prostatite. Ma siccome dio esiste questo spettacolo continuerà. LINES CON LE ALI DELLA LIBERTA’

Trifischio 6. Gioca col freno a mano tirato, forse per la paura di rovinare quello che ha costruito in questi anni. La Procura di Muggia, infatti, lo accosta al clan degli ungheresi che altro non sono che una cellula del boss di Singapore, che altro non è che il cugino di un venditore ambulante di Melanzane di Campobasso, mezzo imparentato con una Concetta detta “Concietta” che ha una stireria&lavanderia a Reggio Calabria e una filiale della stessa a Cosenza gestita dalla zia del “Trifi” e che fa prezzi scontati per i piumoni. HEIMAT TRIFI

Crovatin 5,5. prima della partita ha confessato di aver usato il telefono del Gerometta per mandare messaggi a tutti a soli 3 euro. Gli inquisitori non sono rimasti particolarmente impressionati poiché loro possono godere delle tariffe agevolate per impiegati pubblici. Questa notizia gli ha fatto cannare la prestazione. WIND ANALE

Ripparri 5,5. Il suo concetto di calcio prevede che ad ogni azione corrisponda la relativa cronaca. “Attenzione sto per dribblarti a destra con un doppio passo biciclettato” l’abbiamo sentito dire all’avversario di turno. Così non funziona. Mezzo voto in più per essere stato ammonito. RADIO LONTRA

Geromerda 4,5. si presenta sovrappeso ed estremamente egoista. Un’incognita per chi gli sta accanto e per questo inquadrabile nel detto “vorrei ma non voglio”. Promette passaggi che non effettua, movimenti che non compie assicurando di farli nell’azione successiva. Che sia un vizio di famiglia? IL TRIGLIA

Mexico 5,5. A vederlo giocare così gli daresti del dannato. Dannato come una bottiglia di barolo, di quelle che compri in offerta al Pam, che ti ciucci la sera a casa da solo, a lume di candela, quando hai il frigo vuoto ed ti prepari l’unico uovo al tegame, con dei crackers sfrantumati che hai rimediato dal fondo di un vecchio zaino Invicta, lo stesso che usavi quando eri alle superiori e la vita ti sembrava una sfida da vincere. MEXICANO PANE E ANO

Allenatore Kristo Down: protesta come una checca quando c’è da incitare e incita quando c’è da protestare. STUNTCOCK

lunedì 28 maggio 2012

STATISTICHE RITORNO 6a GIORNATA

TRENO PERSO?

Pesante sconfitta per lo United Katastropha Football Club che perde per 3-1 contro F.C. New Team, sul campo di Soncini.
Questo rende ancora più difficile la corsa della squadra al terzo posto della categoria Eccellenza del Coppa Venezia Giulia, posizione che consegnerebbe la promozione automatica alla categoria superiore il prossimo anno.

lunedì 21 maggio 2012

IL PAGELLONE DI R.S., RITORNO 5a GIORNATA


Scienziato Pazzo 6,5. Se ti fermassi a pensare a Bob come portiere probabilmente la tua testa esploderebbe. Questo perché non saresti in grado di fermare la straripante gioia di una calda scorreggia stimolata da tale pensiero. SCALDAMI IL CUORE

Tondina 6. Vederlo in campo ti da la stessa soddisfazione di giocare a nascondino con Stevie Wonder. Sai dove trovarlo, mentre lui, invece, crede di essere per l’ennesima volta un figo della madonna nel nascondersi. In più si crede pure bianco. STEFANO MERAVIGLIA

Coracchia 6,5. Quando lo vedi sfrecciare in anticipo sull’attonito avversario altro non puoi pensare che le Fruit Joy sono un prodotto del cazzo. Coracchia infatti non ha ancora masticato la sua che gli hanno regalato per il tredicesimo compleanno e quando ti parla sa di Maracuja. CARAMELLE AI BAMBINI

Emilio 6,5. La versione rivisitata dal Pdl del celebre giocattolo anni 80. Migliorata nel peso (solo 30 kg) e nella voce (fa anche quella di Moggi). Peccato per quel difetto di fabbricazione che gli impone di leccare le chiappe e che fa venire voglia di non comprarlo. EMILIO FEDE

Uolli 6. Svogliato ed incostante è una via di mezzo tra Balotelli e Cassano. Un Cassano negro. CASSANEGRO

Siro 6,5. Per capire come intende il nostro il calcio basta giocare a PES togliendo tutti i tasti tranne quello del tiro. Secondo i puristi del pensiero Sirano non dovrebbe servire nemmeno il televisore, l’importante è sbatacchiare l’unico pulsante col cazzo turgido. QUADRADO

Attilio 7. Quando suo padre lo mise sul gommone nella speranza di donargli un futuro migliore gli disse di dimenticarsi di lui. Era un insegnante di italiano. MILIORE IN GAMPO

Messico 7. Portiere di notte, centrocampista di sera, ubriacone di mattina. Il giocatore moderno per antonomasia. GIORGIO BESTIA