domenica 25 settembre 2011

IL CANTO DEL CIGNO

Cari compagni,
ieri sera abbiamo condiviso la seconda vittoria nei confronti dei nostri acerrimi nemici, Pro Lorenzo.
Dopo un difficile inizio di campionato siamo riusciti a mettere in sesto la stagione, grazie a tre vittorie che ci consentono di guardare alla classifica con più serenità.
Nonostante questo io non sono felice.
“cazzi tuoi” potrebbe rispondere più di qualcuno e io di rimando gli direi “che cazzo vuoi tu” innalzando inevitabilmente il livello di testosterone ed agonismo.
Ecco il problema.
Ultimamente è stata mossa più di una critica sui miei modi di spronare noi tutti, in particolare in seguito al battibecco, deplorevole mi trovate d’accordo, avvenuto tra il primo ed il secondo tempo tra me e Messico.
Ho passato la notte in bianco a riflettere sull’accaduto e posso soltanto dire che avete ragione. Probabilmente i metodi che uso per me stesso, per over-caricami, per non sentire il dolore di un ginocchio che non mi sostiene più, non funzionano per tutti e fino ad oggi non me ne ero reso conto.
Tuttavia ritengo che come squadra abbiamo il difetto di essere un po’ narcisi ed un po’ distratti, poco concreti, e che serva qualcuno in campo che tenga forte il livello di tensione ed attenzione.
Tutti voi mi dite che sbaglio i modi e io ne prendo atto.
Ma la sensazione che ho provato ieri, quella di non essere appoggiato da nessuno mentre mi esponevo in un momento in cui un la squadra aveva bisogno di un aiuto, mi ha fatto sentire tremendamente solo.
Pertanto ho preso la decisione rassegnare le mie dimissioni da giocatore del Katastropha.
Voci di mercato dicono di un accordo raggiunto con un giocatore che gli esperti sostengono essere molto più forte di me, già preso per sostituirmi.
Se questo servirà a portare il Katastropha più in alto, sono il primo ad esserne contento.
Ma ha la macchina?

Servilmente vostro

Il CIGno