venerdì 10 giugno 2011

IL PAGELLONE DI R.S.


LA CICOGNA 6,5: per la prima volta nella stagione si deve sacrificare come portiere, causa infortunio del Babbuino. In questo nuovo ruolo può finalmente parlare continuamente senza che gli venga detto niente, ma soprattutto sfoggiare una divisa che potrebbe indossare Cindy Lauper travestita da Boy George. Che gli vale il mezzo punto in più. Altro che maternità; fosse stato per lei e per il disprezzo che la religione nutre nei suoi confronti (http://it.wikipedia.org/wiki/Ciconiidae#La_cicogna_nel_simbolismo_giudaico-cristiano vedi "valenza negativa"), quella divina non sarebbe mai esistita. VAN DER ZUCK.

LA CAPRA 6+: parte da centrale difensivo e viene lasciata "uno contro uno" con il suo avversario che ne approfitta. L'allenatore cambia modulo e la mette in fascia, dove riesce di più a tenere l'uomo e a non tirare indietro la gamba. Spreca una limpida occasione nel primo tempo, quando al limite dell'area, liberissima, chiama la palla come una capra in calore (e il periodo è quello giusto: http://it.wikipedia.org/wiki/Capra_hircus#Riproduzione) e poi tira una scoreggia incredibile. Festeggia l'acquisto del suo nuovo docciaschiuma sotto la doccia, in compagnia del Cammello e del Puledro. BIONSEN.

IL CIGNO 6-: nel corso del primo tempo viene chiamato a prendere il posto della Capra e trascorre buona parte della gara a gridare contro i suoi compagni di squadra (fa parte del suo comportamento: http://it.wikipedia.org/wiki/Cygnus_(uccelli)#Comportamento), colpevoli secondo lui di non essere capaci di produrre bel gioco. Non si accorge che, partita dopo partita, è lui l'anello debole, capace solo di  aggiungere un tassello al decadente "Canto del Cigno". Un goal non gli serve a scongiurare il tracollo. ANTON ČECHOV.

IL CANE 6,5: per la seconda volta sul terreno di gioco che dà libero sfogo alle sue sgroppate lungo la fascia destra, il terrier nero-verde segue continuamente il pallone sbilanciandosi in attacco più volte. Fedelmente consegna il pallone al suo addestratore, ma difficilmente gli viene restituito per continuare il simpatico gioco, chiamato "Dai-vai-ricevi"; specialità non inclusa tra gli sport cinofili (http://it.wikipedia.org/wiki/Sport_cinofili). Verso la fine si innervosisce e viene mandato a cuccia, per sfruttare le ultime energie del Chupacabra. UN CANE CHIAMATO DESIDERIO.

LA NUTRIA 6,5: ritorna con qualche acciacco alla caviglia e parte dalla panchina, per essere salvaguardata. Dà il cambio al Chupacabra e subito si fa notare a centrocampo, attaccando e difendendo come solo lei sa; seguendo quella che è la sua natura, comincia una forte attività di scavo atta ad erodere le trame di gioco avversarie, diventate più frequenti nel corso della partita. Finisce la partita nello spogliatoio, dubbiosa della salute delle sue zampe. FONTANASSO (http://it.wikipedia.org/wiki/Fontanazzo).

IL CHUPACABRA 6+: da sempre in sintonia con il Cane, con il quale scambia qualche bel fraseggio, durante questo match appare un po' fuori forma, col fiato corto e sembra aver perso quella sua carica aggressiva e demoniaca che l'ha sempre contraddistinto. Forse anche a causa degli impegni elettorali che lo hanno visto molto attivo durante la settimana. Il rischio è di essere scambiato per il più elegante e innocuo "Caprimulgus europaeus", anche per il suo stare vicino alla Capra (http://it.wikipedia.org/wiki/Succiacapre#Denominazione). SUCCIACAPRE.

IL CAMMELLO 6,5: disputa una buona partita partendo dalla fascia laterale sinistra, dove si sbilancia diverse volte in avanti, grazie anche alle riserve contenute nelle sue enormi gobbe. Poi per esigenze tattiche viene spostato a centrocampo, dove continua ininterrottamente a muoversi, anche se a una velocità non molto elevata. La sua riserva idrica si esaurisce e chiede il cambio al Cane. Conseguentemente, a fine partita si dedica alla ricerca di quei 150 litri d'acqua che è in grado di bere (http://it.wikipedia.org/wiki/Camelus_bactrianus#Biologia). BOTTIGLIE D'ACQUA E URINA DI GATTO.

IL CINGHIALE 6-: parte dalla panchina perché preoccupato per le notizie che riguardano l'emergenza della sua specie sul Carso; è un animale che crea danno agli agricoltori e la Provincia si trova a sborsare a questi ultimi indennizzi per le perdite. La soluzione potrà essere drastica. Entra in campo e queste preoccupazioni si fanno sentire: appare un po' fermo, bisticcia col Cane, prova qualche conclusione azzardata. Ci si augura che il nostro possa rispecchiare al più presto la concezione che l'impero sasanide gli aveva attribuito (http://it.wikipedia.org/wiki/Sus_scrofa#Il_cinghiale_nella_mitologia). VERRO (http://it.wikipedia.org/wiki/Sus_scrofa#Denominazioni).

IL PULEDRO 7: il famoso equino de Borgo si trasforma in forte stallone, corre, si smarca, chiude triangoli, segna una manciata di goal, tira dal dischetto di metà campo e brucia l'incrocio battendo il portiere avversario. Partita a mille la sua. Nel finale viene spostato a centrocampo e, a causa della sua propensione in avanti, ne viene un po' meno la copertura. Dovrà essere lui utilizzato "come strumento di riabilitazione umana per le persone diversamente abili" (http://it.wikipedia.org/wiki/Equus_caballus#Ippoterapia) del Katastropha? SPIRIT SOTTO MDMA.

ALLENATORE - GEROMETTA 5: se non fosse per il risultato, adesso il nostro Noè si troverebbe nel giardino di casa sua a costruire la famosa arca (http://it.wikipedia.org/wiki/Arca_di_No%C3%A8), visto il pessimo gioco d'insieme della squadra. Per fortuna il Mister possiede l'incauto ottimismo di inizi '900. TITANIC BIBLICO.