venerdì 11 marzo 2011

IL PAGELLONE DI ANTONELLO DINAPOLI


INGLIN 7,5: il Valerio Mastandrea di Dolina non sbaglia nulla. Costretto a intervenire in poche occasioni, non lascia spazio a errori e, dove non arriva la tecnica, ci arriva l'istinto. In una circostanza in particolare sfoggia i riflessi di un portiere di seconda categoria. Incolpevole sui gol, potrebbe richiamare con più autorità la sua difesa. SALDO

TONCHIA 7: pulito, difende alto con determinazione. Mezzo punto in meno per quell'imperdonabile errore su rimessa laterale a tagliare l'area difensiva, una macchia che potrebbe compromettere l'intera stagione. In termini teorici, non pratici. Ci auguriamo che il gruppo lo aiuti a pulirsi dall'onta. Vittima, come altri, dei trucchi del Mago Gerometta. BISOGNOSO DI CURE

VENIER 6,5: dagli Hanson eredita la spigliatezza, la gioia di vivere e un tocco di chitarra niente male. Corre con generosità, si butta su ogni pallone mettendoci l'anima e non protesta mai, nonostante gli avversari lo insidino con le loro stilettate. Tuttavia appare un po' appannato, poco sincronizzato con i compagni di reparto e con gli occhi sempre bassi. KAMIKAZE

LOBASCIO 7,5: svetta, anticipa e imposta. Sgrida poco, ma quando succede nessuno osa contraddirlo. Mezzo punto in meno per i due gol, subiti a causa della disorganizzazione difensiva e la scarsa malizia sportiva del suo reparto. Deve lavorare con i suoi uomini sulle posizioni, possibilmente a torso nudo in palestra. LA CHIOCCIA

TRIFILIO 8,5: il migliore in capo. Segna il gol del 'click', pareggiando i conti nei primi minuti e dando di fatto il via alla goleada. Sempre concentrato, pulito, arriva spesso in porta, ma trova il secondo gol solo a palla moscia, con un pallonetto degno di una tedesca a Lignano Sabbiadoro. Fa reparto da solo, specie quando gioca in coppia con Beltran che si allarga spesso, vittima anche lui del Mago Gerometta. Quando entra Mazzucco può rifiatare. ZEITGEIST

MAZZUCCO 7: Grinta, loquacità e spleen agonistico. A centrocampo si butta su ogni pallone, difendendo palla con improbabili giochi di prestigio, ma col pregio di crederci fino all'ultimo. Irretisce gli avversari con i suoi modi, irretisce i compagni di squadra, irretisce l'arbitro. Ma fa una partita maiuscola. IN TRANCE

BELTRAN 6,5: Gioca poco, ma nel momento più difficile per la squadra. Tiene palla, facilitando spesso il compito dei compagni e illumina il gioco in un paio di occasioni. Non tira mai, perchè evidentemente non gli piace fare gol, ma i compagni sembrano amarlo anche per questo. Paga le mosse del Mago Gerometta con la scarsa capacità polmonare. CROCE E DELIZIA

GEROMETTA 8: Segna molto, ma soprattutto fa reparto da solo. Sveglio, vivace, punta sempre la porta sfoggiando piedini d'oro fino a metà del secondo tempo, quando sembra finito in un brutto sogno al rallentatore. Ci pensano però gli avversari a regalargli comunque delle gioie. Come il suo collega Francesco Totti, instaura subito un rapporto con l'arbitro e gli chiede un occhio di riguardo per le sue caviglie di cristallo. L'arbitro cade ai suoi piedi. Detto “Mago Gerometta” per aver fatto credere a tutti (compagni e avversari) che prima o poi avrebbe passato la palla sugli esterni, lasciando che i malcapitati corressero come degli imbecilli. AMICO DEI POTENTI

ALLENATORE - GEROMETTA 6.5: da subito il preferito dell'arbitro, quasi il migliore amico. Gestisce bene un accenno di rissa, anche se lo spirito dello UK pretenderebbe che un paio di scoppole alla fine volassero sempre. Parla poco, forse sopraffatto dalle Marlboro, ma un discorsetto alla difesa dovrebbe farlo.

L'ARBITRO: Un amico.

Una partita quasi perfetta, nonostante gli incubi dei giorni precedenti. La Muscle Gym, paventata come una falange di unti culturisti senza sesso, si è dimostrata invece un'accozzaglia di piedi legnosi e dallo scarso spirito di squadra. Buon per lo UK, che ha fatto delle pesanti assenze a centrocampo uno stimolo a verso la perfezione, l'Assoluto e quindi Dio. Quest'ultimo spesso nominato invano. Se al mondo non esistessero carboidrati, grassi saturi, alcol, marijuana e le serie televisive, questa squadra sarebbe pronta per la prima categoria. Ma a quel punto, ci chiediamo che senso avrebbe giocare.