lunedì 24 ottobre 2011

IL PAGELLONE DI UMBERTO ÈCOGLIO, VS. DECIMA, 2a PARTE


MAZZOCCO 6: si ma…….(MACOSA?) 

QUAZIZZA 6: il Candirù è un parassita che vive nelle acque del Rio delle Amazzoni ed appartiene alla famiglia delle Vandellia. Temuto dalla popolazione del Brasile, tanto da soprannominarlo pesce vampiro dell’Argentina, è trasparente e simile ad un anguilla. La sua caratteristica principale è lo sguisciare velocemente da una parte all’altra del Rio, nuotare libero dai pensieri, mangiare un poco di tutto, ma poco. La storia che vogliamo raccontare è quella di un Candirù di periferia, un valligiano. Come tutti sappiamo la missione di ogni Candirù, che i Giapponesi chiamano anche pesce vampiro Cinese, è quella di infilarsi in un orifizio. I più fortunati finiranno nelle vagine, ma sarà un destino che premierà solo coloro che sapranno dimostrare il loro valore nella riva Benecjana delle Amazzoni, notoriamente la più pericolosa. Quando padre Candirù andò dal figlio era ormai sera. Il tramonto sul Rio delle Amazzoni si rifletteva nelle torbide acque emanando dei riflessi giallo Chante Clair. L’aria profumava di foresta. Certe volte il mondo può essere meraviglioso, questo pensava il giovane Candirù mentre osservava sulla parete di camera sua il poster di una vagina depilata. Il padre lo distrasse da quel momento con un colpo di coda. Spiegò al figlio l’importanza della giornata a venire e disse che era sicuro delle sue doti. L’indomani all’alba tutta la famiglia Candirù si svegliò per accompagnare il giovane Candirù alla soglia del sasso di casa. Partire non è mai una cosa piacevole, soprattutto se si è consapevoli che tornare rappresenterebbe un disonore. Tutti i Candirù che devono superare la prova di maggiore età sanno infatti che morire dentro un orifizio sarebbe un grandissimo onore. Dopotutto le caste si dividevano proprio per la gloria che alcuni dei loro parenti avevano loro procurato. Il giovane Candirù non salutò i genitori e partì sicuro verso il proprio destino. Durante il tragitto, che sarebbe dovuto durare non più di 50 battiti di pinne, il Candirù si distrasse con: una conchiglia, un pezzo di ferro, una tappo di birra Castello, una pallina di vetro, un predatore oscuro, una saponetta usa e getta Chante Clair, l’anello di Bilbo Baggins, un portachiavi della Lacoste, un coccodrillo vero ed una mano umana. Quando si presentò alla riunione non c’era più nessuno. Aveva fallito? Non poteva assolutamente permetterselo. Un’ultima occhiata al tappo di birra Castello, poi via con tutte le forze verso l’alto. Ma niente non c’era nessuno. NON C’ERA NESSUNO, L’HAI CAPITO O TE LO DOBBIAMO SPIEGARE COL LINGUAGGIO DEI SEGNI? NEL SECONDO CASO TI DIAMO UN SACCO DI LEGNATE E TI LEGGI GLI EMATOMI.