lunedì 18 aprile 2011

IL PAGELLONE DI ANTONELLO DINAPOLI


INGLINI 7.5: Migliore in campo. Partita dopo partita evidenzia progressi eccezionali sul piano tecnico, ma soprattutto un grande istinto felino che salva la squadra dalla possibile goleada dopo il pareggio del 3-3. Forse è venuto il momento di comandare con più autorità i compagni della difesa, visto che diversi gol sono arrivati per problemi di posizionamento tattico. ULTIMO BALUARDO.

LOBBASCIO 6: Non riusciamo a immaginarci una linea difensiva senza di lui. Sicuro, continuo e coraggioso, nonostante il ginocchio traballante. Tuttavia anche lui pecca di scarsa comunicazione, ritrovandosi con i compagni di reparto spesso fuori posizione, oppure impegnati a rifiatare. E' l'unico ad aver picchiato quando c'era da picchiare. INSOSTITUIBILE

TONDINA 5: E' il momento di far capire al suo presidente/allenatore/capitano che non può farsi la fascia dieci volte e non ricevere mai la palla. Ma sta a lui protestare. Nella partita precedente sono state proprio le sue incursioni offensive la chiave tattica della vittoria. Nel secondo tempo balla la rumba come un sessantenne con problemi alle anche. TIMIDO

ZUCK 5: Il partigiano Zucc non veste i soliti inguardabili calzini rossi, gettando l'ombra del bad karma sulla squadra. Durante il primo tempo sembra bello in palla, poi, non appena gli avversari alzano la voce, si rintana nella solitudine del silenzio, rinunciando a metterci la gamba e a rispondere a tono. Da un ragazzo di tale tempra dialettica ci si aspettava di più. CRUMIRO

TOSH 5.5: Danza sulle punte durante il primo tempo e irride gli incontristi avversari, con una calma degna di Sai Baba. Quando però il gioco si fa duro, non smette i panni della ballerina e sembra a suo agio come Carla Fracci al Gods o Metal. Con le ginocchia un po' più alte nei contrasti e qualche gomitata nei reni si sarebbe fatto valere come merita. LEGGERINO

POETA 5: Gran lavoro di centrocampo, comanda lui finchè c'è spazio e gamba, poi cala assieme agli altri. Risponde allo scontro agonistico con un giramento di coglioni poco utile, rinunciando di fatto a prendere in mano il centrocampo e a massaggiare qualche caviglia avversaria. A metà del secondo tempo si scopre a conoscenza del curriculum professionale della madre dell'arbitro, svelandolo a tutti. Per questo viene ammonito. GOSSIPPARO

MATTEO 5.5: Gioca con i Moon Boot per gran parte della partita e indovina qualche buon lancio. Nel secondo tempo si gira e si volta, ma non trova né compagni, né strada verso la porta. Dialoga male con Gerometta, per il quale sembra invisibile. Dà comunque l'impressione di avercela messa tutta. Mezzo voto in più per l'ottima imitazione del direttore di gara e della sua parlata giuliana. GIGI SABANI

MESSICO s.v.: Troppa campagna elettorale dà alla testa, evidentemente. Impegnato a tessere la rete del progetto Rapid Katastropha, si rende conto solo ora di non essere poi così indispensabile per la squadra, né dal punto di vista tecnico-atletico, né da quello dello spogliatoio. Che sia una mossa per allontanarlo dal gruppo e disinnescare la bomba rivoluzionaria? Se non stessimo parlando del Presidente Herometas sarebbe forse plausibile. OCCHETTO

GEROMETTA 4.5: Mezzo voto in più per il bellissimo gol del 4-3. Il resto è noia, solipsismo, incomunicabilità e sprezzante considerazione di sé: in pratica onanismo puro. Non c'è “mossa del cinghiale” che tenga: quando il gioco si fa duro il Capitano dovrebbe suonare la carica. Lui si limita invece a sfiatare in un flauto delle medie. PUBESCENTE

ALLENATORE-GEROMETTA 3: Dov'era quando serviva? Urge un chiarimento con il Presidente e il consiglio di amministrazione.