mercoledì 12 settembre 2012

LE RICETTE DI COTTO E CONVOCATO


Mi sono detto di esprimere un’opinione su quanto fatto dallo United Kastastropha la scorsa settimana.

Niente di meglio per sfogare un po’ di cose personali col pretesto di parlare della squadra che tutti amiamo abbastanza, sempre non sia di meglio da fare. Si perché il pomeriggio vorresti andare a bere una cosa con gli amici, perché magari al lavoro ti senti sfruttato ed avresti bisogno di staccare la spina, almeno per un poco, dieci minuti, quel minutaggio che è diventato il punto di riferimento tra buono e cattivo, ottima prestazione e cattiva prestazione, e poi ti arriva una convocazione dalla squadra, alla quale ti senti costretto a rispondere positivamente, perché altrimenti non raggiungereste il numero minimo per giocare, e ti senti così un po’ privato di quella parte di libero arbitrio, non che tu sia religioso, forse un po’ favorevole al misticismo, al soprannaturale, all’energia, la stessa che senti mancare quando sei oramai in campo, e gli avversari ti superano con il loro irriverente atletismo, che tu sai essere in parte una questione d’età, ma in parte sicuramente perché sono quasi tutti muratori, di quelli che sfacchinano tutto il giorno portando pesi su pesi, lavori che ormai ormai non si fanno più come una volta, maledette nuove generazioni, che non sanno apprezzare le cose vere, come il sudore sulla fronte, come il tempo che passa lentamente, come condividere una bella serata con gli amici, magari bevendo un aperitivo, e li sfogare una parte delle tue frustrazioni quotidiane, tra cui quelle legate al lavoro, dove ti senti sotto-impiegato, sfruttato, come un maledetto negro, non che tu sia razzista, lo sai che poi va a finire che fai figure di merda in giro, e vallo a spiegare che è un modo di dire, come frocio di merda, che si usa in contesti diversi, ma può essere tranquillamente usato anche nel mondo del calcio, ad esempio quando vedi quella mammoletta del Lobascio che segna l’ennesima autorete chiedere scusa, scusa di cosa, frocio di merda, scusa di essere un ritardato del cazzo, altro modo di dire, che la porta è dall’altra parte e tu non hai ancora capito che partita stai giocando, altrimenti vattene a bere gli aperitivi con gli amici, invece di venire qua a rovinare la serata alla gente, che magari avevano di meglio da fare, invece che straperdere per l’ennesima volta, magari dovevano andare a bere un aperitivo, ed invece si sono trovati incastrati da un mail arrivata e non desiderata, come una cartella di Equitalia, che ti prende di sorpresa verso fine mese, quando le risorse sono poche e le vorresti usare per sfogare le tue frustrazioni, magari lavorative, magari ad un aperitivo, dove quasi sicuramente ci saranno tutti i tuoi amici e si divertiranno.

Per chi non ha visto le partite del Katastropha, magari perché era a bere un aperitivo e a disquisire su un lavoro al sapore di merda, posso solo dire che il migliore in campo, in entrambe le sfide, è stato il pallone. Logicamente non mi riferisco al Gerometta, la cui cura ormonale a base di latte di gallo non sta fornendo i risultati sperati. 

Per quanto riguarda i nuovi innesti hanno portato la qualità sperata: la demenza senile. In molti, nella scorsa stagione, avevano fatto notare che mancava qualcosa, se mi viene in mente cosa lo scriverò prossimamente.

Della vecchia guardia invece non c’è niente da dire che non sia già stato detto la scorsa stagione. La svolta Zemaniana della squadra non è ancora stata recepita in modo corretto. La propensione al gioco offensivo ha per ora portato a 2 gol segnati contro i 14 subiti, ma sono sicuro che in brevissimo tempo si troverà una soluzione, magari davanti ad un aperitivo, dove si potrebbe parlare anche dei problemi lavorativi, sempre che non arrivi una mail, che obblighi tutti a presenziare alla prossima partita del nostro amato United Katastropha.