lunedì 16 maggio 2011

IL PAGELLONE DI R.S.


INGLINI: 6,5. Con un paio di ottime parate, fa credere al pubblico di essere impegnato per tutti i 50 minuti della gara. Nella realtà si limita invece a sistemare, a Mazzucco e a Beltran, il pallone per le rimesse dal fondo. Un po' come avveniva nel famoso film di Benigni. GUIDO OREFICE.

MAZZUCCO: 6,5. Oramai sulla fascia sinistra è una certezza. E la prestazione migliora grazie alla maggiore larghezza del campo, che questa volta non gli fa oltrepassare la linea laterale durante le sue (non) finte. Nel finale delira suggerendo un passaggio per Trifilio, il quale staziona comodamente seduto in panchina. MIRAGGIO.

TONCHIA: 7. Ormai una macchina in fase difensiva, in attacco palesa ancora un po’ la gambina corta nei lanci, ricordando a tutti i ben noti problemi alla ghiandola pituitaria. Capita spesso che si sbracci per attirare l’attenzione del portatore di palla, ma le dimensioni ne compromettono la visibilità. Malgrado questo una prova gagliarda e di spessore, quello che gli servirebbe sotto le scarpe. MICROMACHINE.

BELTRAN: 8. Si presenta alla convocazione con mezz’ora di ritardo, appena svegliato, ubriaco, ancora sporco di vomito e urina, barcollante, farfugliando frasi sconnesse: Sono attesi i test per verificare se ha anche subito violenza sessuale. Eppure gioca come un califfo, annulla il centravanti avversario a suon di fiatella e gioco maschio e si concede anche una sortita in avanti che in assenza del portiere avversario, gli frutta il più incredibile dei goal. Tocca dargli la palma di migliore in campo, che, memore del suo idolo, rivenderà per comprarsi una bottiglia di “Centenario” da qualche contrabbandiere. BUKOWSKY DI CULO.

PICCOLO TOSH: 7,5. Rientro in gran forma, il centrocampo viene magistralmente diretto dal giovane talento dello UKFC. Attacca, difende, serve assist, si becca pure un'ammonizione. Deve per forza giocare bene, altrimenti poi chi lo sente l'allenatore sotto la doccia. Sotto sotto però, forse la situazione gli piace. LOLITA.

TRIFILIO: 7. Gagliardo e tonico come il gluteo di un culturista, tappa ogni buco indietro e guarda le spalle al suo fratellino di reparto, il piccolo Tosh, limitando le azioni di penetrazione offensiva. Sagacia e senso tattico ne fanno una pedina fondamentale, come le professioniste che mantengono attivi gli attori porno tra una scena e l’altra: invisibili, ma fondamentali. PUTTANO IN SALDO.

GEROMETTA: 6,5. Entra in campo a partita in corso, come oramai ci ha abituato. A differenza delle altre volte, il cinghiale di Borgo San Nazario sembra molto più fermo (se possibile) e meno propenso al tiro in porta. E la classifica marcatori non può che sottolineare brutalmente ciò. Si giustifica con un polpaccio duro, nell'intento di mendicare un massaggio al più giovane del gruppo. Nel dopo partita si esibisce in una doccia sensuale (viscida e agghiacciante), obbligando i presenti ad assistere. SIGNORINA SILVANI.

BAZZARA: 7. Il Mike Tyson de Borgo fa a botte con l’intera ostica retroguardia arancione, addomestica palloni come cuccioli di Dalmata e distribuisce assist come caramelle, con la guardinga precisione di un pedofilo davanti ad una scuola elementare. Utile, essenziale, faticatore, è il prototipo del centravanti moderno, dell’uomo ideale, del marito perfetto. VITRUVIANO.

ALLENATORE - GEROMETTA: 8. Penalizzato dalle assenze importanti (Lobasco: 6-, Poeta), fa la prova del palloncino a Messico, reinventa una squadra, appoggia il Presidente, infonde la giusta mentalità al gruppo, porta i giocatori alla vittoria, alla fine di una partita che sulla carta non sembrava facile. CANDIDATO VINCITORE AL PRIMO TURNO.