mercoledì 1 febbraio 2012

FINALE DELUDENTE, E IL PRESIDENTE HEROMETAS TUONA “IO NON CI STO!”

Il Presidente Herometas, passato qualche fisiologico giorno dall’ultima partita di campionato, ha voluto esprimere a cuore aperto alcune considerazioni sulla travagliata stagione dello United Katastropha e in particolare sull’amaro finale, con il terzo posto sfumato e le inaspettate dimissioni del tecnico Villa Boia. Giunto all’intervista in palese stato di alterazione alcolica, il patron dell’equipe nero verde ha biascicato sibilline quanto sconnesse dichiarazioni bomba, che lasciano intendere grossi cambiamenti per la prossima stagione sportiva:

“Se quest’anno qualcuno ha pensato di essere al Karakas (nota compagine cittadina, celebre per le sconfitte e le continue liti interne ndr.), si sbaglia di grosso" ha tuonato Herometas. "Sono stufo di avere in squadra giocatori che sembrano cerebrolesi (calabresi ndr.), bifolchi mongolesi (bellunesi ndr.), il nano ergastolano, il giudeo stempiato, quei due vecchi barboni sudici che stanno sempre a giocare a inchiapparella in spogliatoio (Qualizza e Zanella ndr.). Dopo la vittoria sui serbi a Srebrenica (Muggia ndr.) speravo avessimo dato la svolta a questa disgraziata stagione, ma evidentemente mi sbagliavo”.

Di chi reputa siano le colpe maggiori?

“Mie prima di tutto perché ho fatto scelte sbagliate: ho licenziato quel poveruomo di Gerometta, che aveva l’unica colpa di avere una storia d’amore con un suo giocatore (Crovato ndr.). Si sa che l’amore bisogna premiarlo, non punirlo, così infatti ho perso sia un ottimo mister sia il giocatore che, da allora perso in paturnie amorose, ha reso la metà”.

E Villa Boia?

“Dio Boia (Villa Boia ndr.) è un grande tecnico, un motivatore, uno stratega, un bell’uomo. Il problema con la squadra è che lui chiedeva sempre il massimo, ventiquattro ore al giorno, sette giorni a settimana. Anche quando sono a letto con le morose, agli esami, nelle pulizie di casa, lui esigeva sempre massimo impegno e risultati eccellenti da tutti e per questo andava personalmente a controllare ogni membro della rosa, sempre, dovunque. Ricordo ancora quando mi chiamò nel cuore della notte per lamentarsi del fatto che Corazza fosse un eiaculatore precoce e che questo ne limitava il rendimento in campo. Troppa pressione alla lunga ha finito per ammosciare la squadra, che ha fatto la fine di Corazza”.

Qualche indicazioni sul nuovo tecnico?

“Non mi rompete i coglioni Dio Boia (Dio Boia ndr.)! Sto valutando diverse opzioni, ma di sicuro per il prossimo anno punterò su qualcuno che sappia darmi un gioco spumeggiante con tanti gol e spettacolo, ma che al contempo sia un sergente di ferro, che mantenga ordine e disciplina e che elimini chi rema contro il progetto. Una specie di versione drag queen di Adolf Hitler, tra Zeman e Passerella. Un’idea già ce l’ho”.

Vuole dire qualcosa ai supporters del Katastropha in vista della nuova stagione?

“Questa è stata l’annata della vergogna e come primo supporter della squadra voglio manifestare la mia insoddisfazione con una presa di posizione netta, decisa, un messaggio inequivocabile che faccia capire ai nostri tifosi che non tollererò altri fallimenti. E perché il messaggio sia chiaro, lo ripeterò per ben 10 minuti: