domenica 3 luglio 2011

IL PAGELLONE DI ANTONELLO DINAPOLI


Il Babbuino Inglini, VOTO 9: Partita dopo partita, ne scopre una nuova: questa volta si rende conto di saper anche uscire alla grande e che un po' di dolori al ginocchio alla sua età non hanno ucciso mai nessuno. La più grande progressione tecnica e atletica che si sia vista in questi mesi di UKFC, a sentenziare una candidatura a miglior portiere per il prossimo campionato, sempre che il polacco molli il colpo. FIGLIO DELLA GIUNGLA

Il Cigno Lobbascio, VOTO 7,5: Una prestazione che sa di rivincita, un intenso corpo a corpo fra il suo ego alla Materazzi e l'evanescente attacco avversario. Tocca, massaggia, smanaccia e scivola sul fondo saponato dell'ultimo tackle della stagione. Straparla e litiga con i compagni come un qualunque giocatore di briscola al quinto vinello. Nell'economia della prestazione, va segnalato che nel dopo-partita fa pagare alla squadra e ai supporters un conto davvero salato. CAPOSALA

Il Cane Tonchia, VOTO 7: Preciso come il banchiere della Mala, solido come un addetto stampa in anfetamina e pulito come la tomba di Padre Pio. Per l'anno prossimo gli chiediamo di lasciarsi prendere ogni tanto dalla situazione e fare un po' come cazzo gli pare. Tanto ci sarà sempre Mazzucco a prendersi la colpa. HAL 9000

La Capra Uolli, VOTO 7,5: Entra nel momento cruciale della partita e dalla panchina tutti temono che prima o poi Giuffrida gliela farà sotto il naso. L'entusiasmo del ragazzino s'infrange invece sui parastinchi del difensore, preso fra le misure di una difesa mai abbastanza alta e le indicazioni scoordinate di tutti i suoi compagni di squadra. Un istinto primordiale e lo spirito di sopravvivenza lo lanciano in un improbabile corridoio che lo porta fino in rete. L'UOMO IN PIU'

Il Cammello Trifilio, VOTO 9: Mentre incombe la guerra fredda e i compagni cominciano a guardare l'orologio, Trifilio decide che è meglio togliere la palla dai piedi dell'avversario e mettere un compagno solo davanti alla porta. E di fatto decidere così le sorti della gara. E' la candidatura ufficiale del sottoscritto al “migliore dell'anno”. GOLDEN BOY

La Cicogna Mazzucco, VOTO 7,5: Sfida la tattica, la strategia di gara, la logica e a volte anche la fisica. Domina sulle leggi del calcio a 7 con l'imprevedibilità di un visionario, a testimonianza che le rivoluzioni iniziano a volte sui campi di gara. Si arrende al più facile dei gol: fosse stato per lui, avrebbe tirato di testa. A Mallorca sentiranno parlare di lui. BEST PARTY IN TOWN

Il Succhiacapre Zanetti, VOTO 6,5: Nonostante l'allenamento estemporaneo di qualche giorno prima, la condizione fisica è lo specchio degli ultimi sei mesi di rendimento sul campo. Quando c'è, lo si guarda giocare volentieri, quando torna in panchina, non se lo caga più nessuno. Nell'attesa del Messicano crepuscolare che ci ha fatto sognare lo scorso autunno. BELLO DI GIORNO

Il Cinghiale Gerometta, VOTO 7,5: Nel primo tempo tiene su il reparto con uno spirito tattico degno delle migliori spremute trappattoniane, con un vigore fisico quasi encomiabile. Lascia il posto a un treno che sbuffa in panchina. CAPOSTAZIONE

Il Puledro Bazzara, VOTO 8: La grande favola di questo finale di stagione: l'infortunio, l'ospedale, la caviglia grossa come una papaya e un'incazzatura da tenere accesa una centrale nucleare. Non poteva che finire con una doppietta infuocata, con il tentato omicidio del portiere avversario e con una standing ovation da brividi. CINDERELLA

Il Gerbillo Brusadin, VOTO 7: La storia ci dovrebbe raccontare di un ragazzo piegato dalle fatiche della stagione balneare, dall'occhio vacuo e dalle gambe molli, spiazzato dallo shock ambientale e ossessionato dai tedeschi in vacanza. Invece possiamo parlare di un primo tempo in palla, fra sgambate leggere e frequenti carezze sugli stinchi avversari. Nel secondo tempo paga le tre ore di sonno a notte. CALACORVINO

Allenatore Gerometta, S.V.: l'artefice del secondo posto dell'UKFC ha dovuto lasciare spazio in questa occasione alla Nutria Crovato, al Cigno Lobbascio, al Babbuino Inglini, al custode del campo e ai bambini presenti nella panchina avversaria. Per l'anno prossimo sarà il caso di far quadrare il cerchio delle indicazioni fuoricampo.