giovedì 31 marzo 2011

TO OUR FRIEND "IVAN"


United Katastropha F.C. staff, leaded by his President Emilio Gabrielo Herometas, all the managers and the team, wish Happy Birthday to Kristian “Ivan” Begovic, our first sponsor, menthor, friend and, last but not least, the face on the patch we dress every match on our chests.
We wish you every kind of success.
We love You man!

United Katastropha F.C.

sabato 26 marzo 2011

IL PAGELLONE DI R.S.


INGLINI 5,5: Come il suo popolo vive di rendita grazie ai fasti dell’attacco, non dovendo esibirsi in interventi di rilievo. Soffre tuttavia un’ipocondria Woodyalleniana nei confronti delle uscite, forse dovuta all’orda nera che gli si para innanzi, minacciosa e pronta a cremargli i guanti. Urge tirare fuori il WASP che c’è in lui. PERSEGUITATO. 

TRIFILIO 7: Affidabile sulla fascia così come a metà campo, difende con ordine e attacca con costrutto, prototipo del giocatore moderno, tutto fosforo e garretti. La pelle perlata di sudore e le chiappette sode nell’accompagnare la corsa ne fanno uno spettacolo (tecnico) non indifferente. LOLITA DI CLASSE. 

BAIOCCHI 5: Debilitato dai potentissimi farmaci illegali che prende per l’influenza che ormai dura da mesi, viene regolarmente saltato dal performante centravanti avversario, arrancando a fatica nei propri umori malaticci. Vedendolo in difficoltà, il mister lo sostituisce e finisce la partita con copertina d’ordinanza, brodino e termometro nel culo. OCCHIETTO LUCIDO. 

MAZZUCCO 6,5: Pur con una cera peggiore di quella del febbricitante Baiocchi, si sbatte su e giù per la fascia sinistra come una battona su una circonvallazione. Generoso e sagace tatticamente, trova svariate volte la via del fondo, contribuendo al furioso forcing della prima frazione. Esce spompato e se ne va dallo stadio senza aspettare i compagni, in aperta polemica con mr. Gerometta. Ai cronisti che lo assediano all’uscita si chiude in un rigoroso silenzio stampa, lasciandoci sfuggire solo un laconico “Porco D.o!”. ACIDELLA. 

VENIER 5,5: Che non fosse partita per pacifisti lo si intuisce fin dalle prime battute. Il nostro ci mette impegno, ma risulta involuto in fase offensiva e poco attento alle distanze in fase di non possesso palla. Il suo stile di gioco libero come l’amore a Woodstock male si sposa con il rigoroso ordine con cui le milizie avversarie occupano il campo. Si concede qualche raid in avanti, che tuttavia non impensierisce il diretto avversario, “Cinghiale”. CENTO GIORNI DA FORCHETTA. 

BRUSADIN 7: Partita di quantità e qualità. Malgrado la giovane età dimostrala classe e la spregiudicatezza di una giovane Shirley Temple del rettangolo verde. Insieme al ben più attempato (ad occhio) compagno di reparto Messicano, tiene le fila del centrocampo, costruendo ottime azioni e rompendo sistematicamente qualsiasi progetto di gioco avversario, rendendo gli attacchi della nera Decima efficaci come la campagna di Albania. Arriva al tiro con facilità; il portiere, però, gli nega il piacere del goal. L’unica vera incertezza ce l’ha quando, lavandosi i capelli sotto la doccia, apre gli occhi e si trova davanti il capitano integralmente nudo, a pochi centimetri di distanza. PICCOLA E FRAGILE. 

BELTRAN 6/7: Assieme al cucciolo dello UKFC, forma una buona diga a metà campo. A differenza del compagno di reparto, arriva con più difficoltà al tiro, colpa forse delle notevoli quantità di alcool ingurgitate nei giorni precedenti la gara. Fortuna vuole che l’arbitro, a differenza della stradale, non abbia con se il test del palloncino. Il nostro dimostra tutta la sua duttilità tattica quando il Mister decide di spostarlo al centro della difesa, al posto del cagionevole Baiocchi; è lì che prende il comando del reparto, rompendo persino una scarpa all’attaccante avversario. Perfezione non raggiunta per aver tolto il divertimento ai due dirigenti, alla fine della gara. CIABATTINO. 

BAZZARA 7: Carico dalla esaltante prestazione precedente, la punta più in forma dello UKFC delizia il pubblico con una cannonata su calcio di punizione, regalando alla squadra il momentaneo pareggio. Corre continuamente per tutta la durata della partita, arriva il tiro con facilità, recupera palloni, commenta ogni azione, si lamenta quando sbaglia. Completo in tutto. Perde un po’ del suo potenziale offensivo quando il Mister decide di spostarlo in posizione più arretrata. TORO SCATENATO. 

GEROMETTA 8: Reduce dalla disfatta della partita precedente, parte dalla panchina e, contro ogni aspettativa, leggi fisiche e della natura, conduce la squadra alla vittoria, andando a segno ben quattro volte. Continuamente ben servito dai compagni, non sbaglia un colpo. Questa sicurezza diventa però un pericoloso alibi funzionale al tentativo di sedurre il più giovane Brusadin sotto la doccia. MR. ROBINSON. 

LOBASCIO 6-: Il centrale difensivo nero-verde sembra essere precipitato in una preoccupante spirale negativa. Nel corso di questo match, la sua presenza risulta quasi irrilevante, per poi concretizzarsi negativamente nell’errore sul secondo goal subìto. Al solito. VACANZIERO. 

ALLENATORE - GEROMETTA 6,5: Gli ordini del comandante vengono eseguiti alla perfezione dalla squadra e conducono la stessa a risultati positivi, facendo divertire pubblico e dirigenti. Contro la stampa, che precedentemente lo aveva bastonato, il Mister ripete la mossa dell’entrata del capitano Gerometta, che questa volta si rivela vincente. Unico “errore” : lo spostamento di Bazzara in posizione più arretrata. Però continua maledettamente ad aver ragione. INNOVATORE E RIVOLUZIONARIO.

venerdì 25 marzo 2011

NEL DUBBIO...


Con spregiudicatezza e nero-verde ardore, il manipolo dello United Katastropha schiaccia gli arditi della nera Decima, scongiurando così l'oscuro pericolo di una dittatorial memoria.
Il risultato di 5-3 non rende degni meriti allo sprezzante gioco espresso dalla compagine del capitano Gerometta, soprattutto nella prima metà dell'incontro, che con audacia e temerarietà guida i suoi combattenti verso una vittoria grande.
Per lo Zaccaria. Per Muggia. Per l'intera Trieste.
Da subito la belligerante incursione dei neri viene abilmente portata da terra, da mare e da aria, costringendo i nostri eroi a un primo inequivocabile affondamento. Successivo è poi l'audace tentativo di spezzare irrevocabilmente le reni allo UKFC.
Ma grazie all'irrinunciabile esaltazione della volontà di non essere soggiogati dal totalitario nemico, i nostri proletari combattenti lottano per la libertà, per arrivare al completo annientamento del pericolo littorio, intento comunque a stabilire l'ora delle decisioni irrevocabili.
Ora che mai arriva, contrariamente all'ora della trionfal vittoria dei soldati di liberazione, schierati con impeto dalla giusta parte.
SEMPRE AVANTI!

lunedì 21 marzo 2011

IL PAGELLONE DI R.S.


INGLIN 7: In continuo crescendo, si dimostra sempre all'altezza nelle uscite e nelle parate. Nulla può fare sui due goal presi. Fortunatamente sembrano lontani i tempi in cui si preoccupava, in modo ortodosso, solo di incassare. SAMUEL HOLDHEIM. 

TONCHIA 6,5: Partita generosa, si fa vedere più spesso del solito in fase offensiva. Raramente viene supportato da Gerometta, è invece Beltran a servirlo qualche volta. Continuamente infastidito da Lobascio che gli imputa un presunto stato di ubriachezza: è invece il 99% di umidità di Muggia, confermato dall'Osmer, a stroncargli il fiato. ENFISEMA. 

VENIER 6+: Sembra non voler mai stare fermo, corre sulla fascia continuamente, a costo di perdere ogni tanto la posizione. Una partita di quantità, con degli acuti che lasciano ben sperare; si attende una riconferma del primo famoso singolo e una continuazione del tour. DAY OFF.

LOBASCIO 6-: Dopo gli elogi di Antonello Dinapoli, il Cigno Nero si riposa e ritorna alla sua mediocrità da raccomandato, che non gli permette di raggiungere la sufficienza. Tralasciando qualche buon anticipo, impiega buona parte del suo tempo a importunare il povero Tonchia, in totale crisi respiratoria. COCCO DEI TABLOID. 

MAZZUCCO 6,5: Prestazione di quantità per il Di Livio dello UKFC. Sembra aver finalmente preso confidenza con la fascia, peccato che non abbia deliziato il pubblico con i suoi oramai famigerati calci di punizione. Per la prima volta nella stagione, non spreca energie in sterili e inutili monologhi. IL SILENZIO È D'ORO. 

BRUSADIN 6,5: Il giovane e talentuoso centrocampista rientra nella formazione dopo il lungo stop, solleticando subito "le voglie" dell'allenatore Gerometta. Ma non scendiamo nei particolari. Quantità e qualità, oltre ad abbassare l'età media della squadra. CUCCIOLO. 

BELTRAN 7: Delizia il pubblico con belle giocate e assoluta padronanza del centrocampo. Ritorna al goal con un tiro da fuori area, al solo scopo di gridare fortissimo al cielo il nome della sua amata: "Ueeendaaaaa!!!!!". BALBOA. 

POETA 6-: Sempre supportato da Beltran, deve fare da collante tra la difesa e l'attacco, proprio nel momento in cui la squadra è lunghissima. Sufficienza non raggiunta a causa dei numerosi tentativi circensi di far esplodere il pallone con dei pestoni, con conseguenti rovinose cadute. ORFEI. 

BAZZARA 8: Anche la titanica punta ritorna di prepotenza nella formazione e lo fa segnando 3 goal e creando due 2 assist. Questi numeri giustificano pienamente il voto assegnato e rischiano di rubare scena e soprannome al compagno di reparto Gerometta. POSSIBILE CAMIONERO. 

GEROMETTA 5/6: Completamente stremato dalla precedente prestazione, il capitano dello UKFC appare poco lucido, statico e non approfitta delle galoppate di "polmone d'acciaio Tonchia". Un goal fatto evita il voto negativo. IBRAHIMOVIC NELLE COMPETIZIONI EUROPEE. 

TRIFILIO s.v.: Ufficialmente non viene convocato a causa di un impegno che lo vede occupato in un progetto di scambio culturale a Roma. Voci non ancora confermate dicono che i paparazzi lo hanno fotografato in alcuni locali alla moda di San Lorenzo. VACANZE ROMANE. 

ALLENATORE - GEROMETTA 6: La squadra continua a vincere e a giocare bene, e l'allenatore ha ragione. La sufficienza è quindi meritata, peccato solo per la mossa non azzeccata dell'inserimento di Gerometta al posto di Bazzara. CONCUSSORE E CONCUSSO.

martedì 15 marzo 2011

UN ALTRO PASSO VERSO LA VETTA

Lo UKFC riconferma la voglia di raggiungere il primo posto in classifica e lo fa battendo per 6-2 la Caffetteria del Borgo, sul campo di Muggia.
Partita cominciata molto bene, che vede la squadra protagonista, capace di comandare il gioco costruendo buoni fraseggi e creando innumerevoli occasioni da goal, molte delle quali finalizzate; ripresa un po' più sottotono, con la squadra molto lunga e non sempre padrona del campo.
Un'altra importante vittoria, maturata grazie anche al ritorno di Brusadin e Bazzara, che finalmente trova la via del goal.

lunedì 14 marzo 2011

NUOVO CASO


Dopo il "Caso Messico", di cui non si sono più avuti aggiornamenti di rilievo, lo UKFC è investito da un altro caso, il "Caso Herometas", che riguarda la corruzione dei direttori di gara, al fine di favorire l'attaccante nero-verde Gerometta, al momento attuale capocannoniere del torneo.
Stando all'ultimo articolo apparso sul settimanale CitySport, a Gerometta sono stati assegnati tutti i 7 goal che lo UKFC ha messo a segno durante l'ultima partita contro Muscle Gym; testimoni dichiarano che 2 dei goal messi a segno sono stati realizzati da Trifilio (di cui uno da cineteca, viziato dal pallone non sufficientemente gonfio).
Subito indagati il Presidente dello United Katastropha, Emilio Gabrielo Herometas, e D.R., direttore di gara dell'incontro in questione: l'accusa è di aver comprato l'arbitro al fine di falsare il referto della gara, permettendo così allo scomodo attaccante nero-verde una più agevole ascesa verso il titolo di capocannoniere del torneo.

venerdì 11 marzo 2011

IL PAGELLONE DI ANTONELLO DINAPOLI


INGLIN 7,5: il Valerio Mastandrea di Dolina non sbaglia nulla. Costretto a intervenire in poche occasioni, non lascia spazio a errori e, dove non arriva la tecnica, ci arriva l'istinto. In una circostanza in particolare sfoggia i riflessi di un portiere di seconda categoria. Incolpevole sui gol, potrebbe richiamare con più autorità la sua difesa. SALDO

TONCHIA 7: pulito, difende alto con determinazione. Mezzo punto in meno per quell'imperdonabile errore su rimessa laterale a tagliare l'area difensiva, una macchia che potrebbe compromettere l'intera stagione. In termini teorici, non pratici. Ci auguriamo che il gruppo lo aiuti a pulirsi dall'onta. Vittima, come altri, dei trucchi del Mago Gerometta. BISOGNOSO DI CURE

VENIER 6,5: dagli Hanson eredita la spigliatezza, la gioia di vivere e un tocco di chitarra niente male. Corre con generosità, si butta su ogni pallone mettendoci l'anima e non protesta mai, nonostante gli avversari lo insidino con le loro stilettate. Tuttavia appare un po' appannato, poco sincronizzato con i compagni di reparto e con gli occhi sempre bassi. KAMIKAZE

LOBASCIO 7,5: svetta, anticipa e imposta. Sgrida poco, ma quando succede nessuno osa contraddirlo. Mezzo punto in meno per i due gol, subiti a causa della disorganizzazione difensiva e la scarsa malizia sportiva del suo reparto. Deve lavorare con i suoi uomini sulle posizioni, possibilmente a torso nudo in palestra. LA CHIOCCIA

TRIFILIO 8,5: il migliore in capo. Segna il gol del 'click', pareggiando i conti nei primi minuti e dando di fatto il via alla goleada. Sempre concentrato, pulito, arriva spesso in porta, ma trova il secondo gol solo a palla moscia, con un pallonetto degno di una tedesca a Lignano Sabbiadoro. Fa reparto da solo, specie quando gioca in coppia con Beltran che si allarga spesso, vittima anche lui del Mago Gerometta. Quando entra Mazzucco può rifiatare. ZEITGEIST

MAZZUCCO 7: Grinta, loquacità e spleen agonistico. A centrocampo si butta su ogni pallone, difendendo palla con improbabili giochi di prestigio, ma col pregio di crederci fino all'ultimo. Irretisce gli avversari con i suoi modi, irretisce i compagni di squadra, irretisce l'arbitro. Ma fa una partita maiuscola. IN TRANCE

BELTRAN 6,5: Gioca poco, ma nel momento più difficile per la squadra. Tiene palla, facilitando spesso il compito dei compagni e illumina il gioco in un paio di occasioni. Non tira mai, perchè evidentemente non gli piace fare gol, ma i compagni sembrano amarlo anche per questo. Paga le mosse del Mago Gerometta con la scarsa capacità polmonare. CROCE E DELIZIA

GEROMETTA 8: Segna molto, ma soprattutto fa reparto da solo. Sveglio, vivace, punta sempre la porta sfoggiando piedini d'oro fino a metà del secondo tempo, quando sembra finito in un brutto sogno al rallentatore. Ci pensano però gli avversari a regalargli comunque delle gioie. Come il suo collega Francesco Totti, instaura subito un rapporto con l'arbitro e gli chiede un occhio di riguardo per le sue caviglie di cristallo. L'arbitro cade ai suoi piedi. Detto “Mago Gerometta” per aver fatto credere a tutti (compagni e avversari) che prima o poi avrebbe passato la palla sugli esterni, lasciando che i malcapitati corressero come degli imbecilli. AMICO DEI POTENTI

ALLENATORE - GEROMETTA 6.5: da subito il preferito dell'arbitro, quasi il migliore amico. Gestisce bene un accenno di rissa, anche se lo spirito dello UK pretenderebbe che un paio di scoppole alla fine volassero sempre. Parla poco, forse sopraffatto dalle Marlboro, ma un discorsetto alla difesa dovrebbe farlo.

L'ARBITRO: Un amico.

Una partita quasi perfetta, nonostante gli incubi dei giorni precedenti. La Muscle Gym, paventata come una falange di unti culturisti senza sesso, si è dimostrata invece un'accozzaglia di piedi legnosi e dallo scarso spirito di squadra. Buon per lo UK, che ha fatto delle pesanti assenze a centrocampo uno stimolo a verso la perfezione, l'Assoluto e quindi Dio. Quest'ultimo spesso nominato invano. Se al mondo non esistessero carboidrati, grassi saturi, alcol, marijuana e le serie televisive, questa squadra sarebbe pronta per la prima categoria. Ma a quel punto, ci chiediamo che senso avrebbe giocare.

LETTERA APERTA AI MIEI RAGAZZI


"To be the best, you have to beat the best" diceva “the Nature Boy” Ric Flair, grande sportivo Americano e 16 volte World Heavyweight Champion WWE.

Una frase un po’ tronfia che però dipinge con precisione la portata dell’impresa di ieri. Questo è infatti, con disarmante facilità, ciò che avete fatto voi ieri: avete battuto i migliori. Avete messo da parte i vostri limiti fisici e tecnici, le difficoltà che ci hanno privato di giocatori importanti, le polemiche che stavano iniziando a logorare il ventre molle della squadra e al termine della battaglia, come dei novelli Achille, avete trascinato il corpo esanime del Muscle Gym per nove volte intorno alle mura di un’ideale Ilio. E per un giorno siete stati i migliori.

Ma non è stato facile. Non è stato per nulla facile. Dopo la deludente sconfitta con la nostra nemesi, i temibili Pavimenti Gregorin, la sfida alla capolista sembrava un massacro annunciato: le potenti e corrotte truppe dei palestrati che chiedevano il passo per allungare sul nemico serbo e voi, come i 200 spartani di Leonida, asserragliati nelle Termopili della vostra metà campo, preparati ad affrontare il peggio, pronti a vendere cara la pelle e fare il più male possibile.

I nostri avversari si sono presentati tracotanti nella loro strafottente divisa blaugrana. Hanno tirato direttamente dal calcio di inizio, si sono arrabbiati con noi, con l’arbitro e con loro stessi perché si sentivano migliori. Ma l’υβρις è il peccato più grave e gli dei lo puniscono nel modo più crudele. Con l’umiliazione.

Guidati dal vostro condottiero, il Leonida Camionero, che si è messo alla testa delle sue truppe col carisma che solo Napoleone sapeva avere, lo avete seguito con vigoroso ardore e siete stati perfetti. Semplicemente. Da Inglini con la sua doppia scogliosi e i suoi riflessi, a M-Bop, e la sua astemia esuberanza, a Tondina, il perenne underdog, per un giorno gigante e Lobasco, cigno nero dai piedi di velluto. E il centrocampo con Messico e i suoi dribbling ubriacati, Mazzucco e la sua tignosa arroganza calcistica, ad Attilio, centrocampista del 23° secolo, che danza come una farfalla e punge come un’ape.

E un grazie anche agli assenti, che con la loro assenza hanno reso ancor più epico questo momento.

Ora la strada è segnata, siamo entrati dal sentiero giusto nel bosco che ci farà diventare uomini e campioni, o ci ucciderà con la sconfitta. Non mi illudo che sarà facile, le battaglie da combattere sono ancora molte e le difficoltà dietro a ogni angolo, ma dopo ieri sono ancora più sicuro che possiamo farcela. Il nostro unico limite è il cielo.

Con Orgoglio e Passione
Il Vostro Presidente
Emilio Gabrielo Herometas


UKFC DISTRUGGE MUSCLE GYM


Visto il rendimento della squadra nelle ultime due gare, quella che poteva essere una disfatta si è rivelata un vero e proprio trionfo: ieri sera, sul campo di Dolina, lo United Katastropha F.C. ha battuto per 7-2 la capolista Muscle Gym, rovinandole il primato delle 5 vittorie consecutive.
Gli otto giocatori scesi in campo hanno condotto la gara sin dall'inizio, dimostrando di essere arrivati all'incontro preparati, sia psicologicamente che tatticamente: l'allenatore Gerometta ha schierato una formazione capace, concentrata, in grado di creare un ottimo gioco e di spezzare ogni tentativo di costruzione degli avversari.
Dopo la solita maledizione dello svantaggio iniziale, la squadra ha reagito in modo eccelso, continuando a realizzare giocate esemplari e creando innumerevoli occasioni da goal. Contemporaneamente ha fatto crollare i nervi agli avversari, che già dai primi minuti si sono dimostrati nervosi e poco produttivi.
Proprio quella mancanza di carattere, che fino a ieri era mancata, è uscita alla ribalta nel momento più importante, a dimostrazione che l'intero gruppo è unito e compatto, e può puntare a traguardi molto alti.
La chiamata è arrivata e ogni singolo giocatore ha risposto nel migliore dei modi.
Questo è Katastropha.

mercoledì 9 marzo 2011

IL PAGELLONE DI R.S.


TONCHIA 6: positivo l'esordio in campionato come estremo difensore, buona la presa e sicure le uscite. Peccato per quei (molti) centimetri in meno che lo rendono impotente sul primo goal. FRANCESCO QUINTINI O TEDDY DAVISON.

TRIFILIO 5,5: a causa dei continui spostamenti tra fascia e centrocampo, il giovane calabrese confonde puntualmente i ruoli, ma si riscatta con un ottimo assist per Gerometta. A causa della sua provenienza geografica, non capisce la lingua parlata dal resto della squadra, in particolare dal logorroico Mazzucco. AMPLIFON.

MAZZUCCO 6,5: si limita sui tentativi d'anticipo dell'avversario, migliora finalmente in fase offensiva coronando il suo sogno su calcio di punizione. Si lamenta (continuamente e giustamente) con il resto della squadra, che lo accusa di essere polemico e scurrile, e si accanisce sul povero Trifilio, che non capisce. TUA MADRE.

BAIOCCHI 6-: messo a dura prova dalla punta avversaria, viene costretto a inseguirla per tutta la partita, molte volte lasciando scoperta la posizione. Però ha imparato a non sprecare tempo in sterili discussioni con Mazzucco. Pregevoli i tiri in porta e il rinvio di tacco. TACCO DI DIO.

LOBASCIO 6-: mai così tanto vicino alla sufficienza, non raggiunta solo per la totale incapacità nel calciare in porta, causata da un (presunto) infortunio al ginocchio. Scarsissimi i tentativi e quei pochi effettuati rischiano di superare costantemente le recinzioni del campo, tra le più alte d'Europa. Colpa anche delle scarpe non adatte? CENERENTOLA.

CROVATO 7-: il diamante di questo club, genio e sregolatezza. Grazie al continuo miglioramento della resistenza fisica, può esibire tutta la sua tecnica puntando l'uomo, servendo i compagni, correndo in lungo e in largo. Dovrebbe osare di più nei tiri da fuori area. VERLAINE.

GEROMETTA 5+: completamente fermo durante l'intera durata della gara, trova le vie del goal grazie a Trifilio, o in modo del tutto imbarazzante, riportando alla memoria vecchie imprese del modello a cui si ispira, Bobo Vieri. SWEET YEARS.

BELTRAN s.v.: diserta i doveri contrattuali, preferendo trascorrere la serata in compagnia di Vodka Tonic e trans brasiliani. Almeno così si dice. Punito duramente dalla dirigenza, per i media è già "Caso Messico". GEORGE BEST COL SOMBRERO.

ALLENATORE - GEROMETTA 5,5: la squadra vince e quindi il Mister ha ragione. I supporters però contestano i non sufficienti gioco e carattere che finora questa squadra è riuscita a esprimere. COITUS INTERRUPTUS.

martedì 8 marzo 2011

COMUNICAZIONI DISCIPLINARI URGENTI


La società, nella persona del suo Presidente Emilio G. Herometa, comunica che: 

Vista l’immotivata assenza alla partita vinta ieri dallo United Katastropha FC contro i Piedi di Balsa, il consiglio direttivo, riunitosi d’urgenza la notte scorsa ha deliberato che, visto il danno economico e morale ricevuto dalla società con questo gesto, il club REVOCA in maniera coatta lo sciopero previsto per giovedì 10 marzo 2010. I giocatori saranno costretti a giocare e verranno obbligatoriamente epitetati per tutto il corso del match col termine di “crumiri”. 

La società ha inoltre deciso di multare il tesserato GIANCARLO BELTRAN ZANETTI con la trattenuta di 3 mesi di stipendio (mensilità di febbraio, marzo e aprile 2011), sia per quanto riguarda la corresponsione economica che per i benefits, premi presenza, ecc. 

Augurandosi che la vittoria di ieri, sofferta più del dovuto ma fondamentale per sollevare morale e classifica, ci faccia superare questo momento di trambusto societario, la società invita tutti i tesserati a serrare le fila e fornire una grande prestazione contro il terribile MUSCLE GYM, nella speranza che episodi di disonore della maglia non si ripetano più. 


In fede 

Emilio G. Herometa
Presidente dello United Katastropha FC

lunedì 7 marzo 2011

VITTORIA SOFFERTA

Lo United Katastropha conferma il suo andamento altalenante, andando a vincere contro i Piedi di Balsa per 6-4, sul campo di Basovizza.
Prestazione molto al di sotto delle potenzialità della squadra (scesa in campo con una formazione rimaneggiata), ma che aiuta il morale in vista dello scontro di giovedì prossimo contro Muscle Gym.

IL SUPPORTO DI BARAN KEBAP